E sì, mala tempora currunt!
Perchè non prendiamo lezione dal maestro Impallato?
Guardiamo un po' questo video, ci farà sorridere senz'altro, ma farà anche riflettere molto.
Il film nel video, e precisamente l'escursione didattica nei campi di questi miseri e un po' squallidi personaggi, è uno spaccato di vita del dopoguerra. Sembrerebbe un po' paradossale ma nel dopoguerra eravamo un po' tutti così, sempre un coltello a portata di mano (in tasca o nella borsetta e non per autodifesa), una borsa capiente (per gli uomini una cartella da legale che dava più carisma da intellettuale, o una sacca di stoffa riciclata per le donne) e tutti una fame da morire portata a spasso con malcelata disinvoltura.
Da piccola come ho già detto, ero sempre presa tanto dalla curiosità di conoscere meglio i grandi che mi capitavano sotto tiro e ne ho visto di belle ed esemplari.
Molto spesso nessuno badava a me, troppo piccola per essere un testimone o troppo invisibile perchè preferivo non mettermi troppo in evidenza.
Dalla terrazza di cui ho già parlato qui, ho assistito ( e memorizzato anche) tante avventure da maestro di Vigevano!!!
Persone insospettabili che si appropriavano delle cose lasciate per pochi minuti incustodite dai vicini di casa, persone rispettabilissime e anche di ineccepibile reputazione.
Quella che non dimenticherò mai è l'avventura della nonna dei miei amichetti, mi ha profondamente lesa la stima per una donna che rappresentava una istituzione per me che non avevo conosciuto le mie nonne. Senza essere vista, l'ho colta sul fatto mentre si appropriava della legna dei vicini di casa. Pochi tronchetti sistemati sul portabagagli della bicicletta sgangherata di un poveretto che l'aveva lasciata incustodita per qualche minuto, intento com'era a sistemare altro in casa.
Quello che mi colpì particolarmente fu la falsità della donna. Al poveretto che, meravigliato della scomparsa del suo misero carico, le chiese se si fosse accorta di chi si era impossessato della sua legna, lei molto meravigliata e dispiaciuta rispondeva di non aver visto nessuno e che era appena uscita di casa. Proprio quel "non ho visto nulla" mi sembrava un peccato mortale, ma ora penso che forse era solo malcelata indigenza.
Quelli erano tempi molto difficili che però possono insegnarci qualcosa, forse magari a sfruttare le risorse che ci offre la natura.
A quei tempi tutti sapevano riconoscere le erbe selvatiche edibili, a tutti erano note le loro proprietà terapeutiche, così quando ne avevano bisogno o avevano voglia di evadere, in comitiva, donne bambini e anziani, si recavano negli spazi di terra incolta, o giardini trascurati, come se si andasse al supermercato odierno.
Nel mio caso nella stazione ferroviaria era il nostro luogo preferito. Tra i vecchi vagoni inutilizzati, noi giocavamo agli indiani o all'assalto altreno da parte dei banditi, mentre le nostre mamme si divertivano a raccogliere cicorielle e tutto ciò che era mangiabile. Mi sembrava facessero una specie di gara a chi ne trovasse di più.
Cosa raccoglievano? Oltre al tarassaco (zangone) e alla cicoriella più facile da ritrovare c'erano la borragine, la lattughella, il cascigno, il caccialepre e il cicorione che erano più rare e costituivano il vanto di chi le raccoglieva.
Ecco le principali ambite erbette che venivano preparate dalle mie donne, erano buonissime!
Provate anche voi a riconoscerle e magari in una escursione come quella che si faceva allora, potrete unire l'utile al dilettevole. Qui troverete ottimi suggerimenti e come riconoscerle, o anche qui ci sono belle schede che vi aiuteranno a capirne di più. Eruditevi bene, sarete ben preparati per le passeggiate primaverili!
Vi ho già parlato della cicoriella in questo mio post.
Cicoriella di campo |
Tarassaco (dente di leone, etc.) |
Anche del tarassaco o zangone ve ne ho parlato sempre qui nello stesso post, ma nel link della foto potrete trovare una bellissima scheda
Borragine da Elicrisio,rivista sull'ambiente |
La borragine era la più ambita da tutti, perchè è dolce e si può preparare in tanti modi. Qui in questa pagina potete trovare alcune ricette molto interessanti
...e buona spesa al mercatino della natura!
ciao Cle,molto bella l'interpretazione di Sordi in questo film che non conoscevo.
RispondiEliminaAnche a me da piccola,mia nonna aveva insegnato a riconoscere le erbette e le campagne del sud,come ben sai, ne erano ricchissime e forse,nel ricordo dell'infanzia tutto appare più bello.
In effetti oggi mi è difficile andare per campi,anche se riesco ancora a riconoscere molte di queste umili ma belle,oltre che buonissime, piante;qualche volta le trovo da alcuni contadini che arrivano prestissimo al mattino con grandi ceste che,sistemate in un angolo della strada si svuotano dopo pochissime ore,se non minuti,e così,per qualche attimo,ritrovo il gesto dei contadini antichi e l'odore della terra,ciao e ...anche a te buon w.e.pre-natalizio,anche se,personalmente,io preferisco la festa del capodanno perchè più universale.
Sordi è grande, è così verosimile il suo personaggio che coinvolge tutti.
EliminaNoi fortunatamente li abbiamo questi ricordi...!
Auguri di cuore e con tanto affetto
BUON NATALE!
Sì, io non mi fiderei di me stesso nell'atto di raccogliere erbette e mangiarmele, immagino già di fare la fine del protagonista di Into The Wild, hai presente? :-D Bé, in pratica per sopravvivere mangiava erbette e poco più, finché un giorno, nonostante la sua preparazione, sbagliò confondendo erbette e... morì :-D
RispondiEliminaSicuramente gli italiani si sono sempre arrangiati, ma, come si sa, sono sempre anche stati maestri nel mugugno, nel lamentarsi, quindi chissà... forse in fondo non siamo cambiati molto :-)
Auguroni, carissima! A te ed a tutti i tuoi cari :-)
www.wolfghost.com
Sì, fai bene a non fidarti, ci vogliono i maestri per certe cose, è come per i funghi :).
EliminaLa satira di Sordi è proprio come dici tu "gli italiani si sono sempre arrangiati, ma, come si sa, sono sempre anche stati maestri nel mugugno, nel lamentarsi" e non cambieremo mai. E' un vezzo come un parafulmine, giusto per...!
Auguroni ricambiati con affetto a te e a tutti i tuoi cari. Tanta felicità... e tutto quello che desiderate!
Un post che mi ha profondamente colpita, dato che so molto poco di ciò che racconti.
RispondiEliminaCertamente erano tempi molto difficili, ma l'onestà dovrebbe sempre trionfare.
Ti auguro un Natale bellissimo, mia splendida amica!
Siete troppo giovani per questi ricordi.
EliminaNoi della generazione precedente alla tua sembra che siamo venuti da un altro pianeta, chi come me ha conservato la memoria di certi fatti ha il dovere di raccontare con schiettezza di dove veniamo, così ci si riappropria della nostra storia, che ci piaccia o meno è nostra, la si accetta senza vergogna, ma con un po' di ironia è meglio.
Grazie per il tuo affetto, credimi ricambiato di cuore.
Uno splendido Natale anche a te, mia "piccola e grande" amica!
Un forte materno abbraccio e tantissimi auguri!
My dearest,
RispondiEliminaAnother great post! I wish You a loving, Happy, joyful, peaceful Xmas! Wish I had You here with me!
Missões and hugs
Many thanks for your kid wishes.
EliminaMay God bless you and your family giving peace, Joy and health !
Kisses and Hugs!!!
RispondiEliminaKisses and Hugs, to you too!
EliminaMy dear,
RispondiEliminatahnk you for having made part of my life throughout 2012. hope you'll stick with me in 2013!
wish you a great 2013 full of dreams to come true. Wish you luck, health, happiness, love, lots of projects, many inspirations and lots of success!
a big hug
A lot of goodness and happiness!!
Elimina... and many thanks for taking part of my REVERIES family!!!
Hugs and love ***