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«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

lunedì 23 gennaio 2012

IL RESPIRO DELLA CITTA'

Ho l’abitudine di "vivere"  completamente i luoghi in cui mi capita di passare periodi importanti della mia vita.
Ci sono parecchi posti che sono miei, cioè mi hanno dato tutta la loro intimità e da cui ho appreso come riconoscere le loro palpitazioni, i loro segnali che ti invitano a farla tua. Sembrerebbe un discorso da pazzi per chi abita in un posto ma non ci vive, è solo un ospite esigente: volere tutto e non dare nulla. Nemmeno un po’ di ascolto a quel respiro, a quella voce che si espande su un territorio che sembra arido e senz’ anima, una cosa da sfruttare e basta.
Se siamo capaci di mettere a tacere il nostro egoismo, a poco a poco e lentamente ci capiterà di imparare a decodificare tutti i linguaggi in cui si esprime la nostra terra.
Il ritmo e l’accento che caratterizza il modo di parlare della gente, fatto di storia comune e di sensibile apporto privato, è quello che mi colpisce per primo. Poi ci sono i suoni della vita quotidiana, i giochi e gli scherzi fatti per strada, la musica che si ascolta.
Insomma la voce della gente che assume e riassume tutto il calore vivo e privato, che si esprime in tutto il suo mondo. Sa di lavori tipici, di strumenti antichi e moderni, di odori di una esistenza completa. Quello dei cibi è quello che mi affascina e mi stimola maggiormente più d’ogni altro.
Il vento veicola il tutto dando una caratterizzazione diversa a seconda della direzione in cui soffia, così dice anche come vive da sempre quel luogo che mi ha aperto il suo cuore.
A questo punto inevitabilmente si pensa al rumore del traffico. Per me non è sempre solo rumore, penso che i mezzi di trasporto siano come degli strumenti musicali, molto spesso in mano di incompetenti. Amare il proprio strumento e non servirsene solo per ferire la gente, una chitarra usata solo come arma.
Un centro abitato può indicare la qualità e il senso civico di chi ci vive e si muove con un mezzo qualsiasi, penso ai ciclisti delle città ben organizzate che con i campanelli così allegri danno vita ad un’armonia così intonata. Penso ai semafori che scattando ad intervalli regolari e fanno variare i suoni secondo la diversa provenienza delle auto, non un monotono orchestrare, ma a volte un calmo, altre un vivace o un forte.
E poi la vita per le strade! Non è possibile dimenticare le scritte sui muri che mi danno tutto il polso della città!
Concedetemi questa trasgressione, ma girare in una città e vedere scritte come “TI AMO DA MORIRE”, mi fa dimenticare che è un reato imbrattare i muri!
Ascoltiamo questo famoso Pino Daniele come sente la sua città, è un esempio di come vivere e interpretare il proprio paese.




sabato 14 gennaio 2012

A PERFECT WEEKEND


UNA BELLA CANZONE NON FA MAI MALE!

Una bella voce e una musica coinvolgente mi fa sempre un effetto nuovo tutte le volte che le ascolto. Un effetto diverso dall’ultima volta che le ho gustate (melodia e voce).
Questo “ PERFECT DAY” DI LOU REED, mi è stato dedicato da una delle sei persone che amo di più al mondo, quella che sa interpretare meglio le mie sensazioni e i miei stati d’animo.
Io la dedico a voi come augurio di un PERFECT WEEKEND, cit. “Just A Perfect Day, Problems All Left Alone”.
Questa è l’emozione che mi regala ora.


Vi raccomando seguire le indicazioni scrupolosamente.
POSOLOGIA: ascoltare ad occhi chiusi e in perfetto silenzio QB; 

Hush!  suggestion: Con una buona fetta di dolce fa un effetto divino!
Io consiglio questo, voi seguite il vostro gusto!


Qui la ricetta di questa pastiera


martedì 10 gennaio 2012

CARPE DIEM !





COME FARE PER SCACCIARE LA MALINCONIA?




http://youtu.be/mFLSTiJD23s



Non è molto facile essere allegri dopo le feste di Natale, non è difficile da capire, ma in questo periodo che stiamo attraversando è impossibile non farsi venire la depressione.
Per distrarmi un po’ e rifugiarmi nelle notizie non politiche e né economiche mi sono data alla lettura delle varie nel mondo. Tra una sciocchezza e l’altra in questo sito: http://it.notizie.yahoo.com/il-super-vulcano-nel-cuore-dell-europa.html ho letto qualcosa che mi distrae sì, ma non mi distende.
Riporto solo l’inizio, poi se volete potete anche continuare da soli.

Il super-vulcano nel cuore dell'Europa

Il Sussidiario.net – mer 4 gen 2012
Avranno avuto ragione i Maya con la loro profezia di catastrofi per il 2012? Se il buongiorno si vede dal mattino, infatti, quanto sta accadendo in Germania in questi primi giorni dell'anno non è certamente un buon segno e desta più di una preoccupazione. Non è infatti solo l'Italia ad avere vulcani ancora attivi in Europa: se l'Etna e il Vesuvio destano qualche preoccupazione, pare che i tedeschi non vogliano essere da meno.

Il più grande vulcano sottomarino è nel mar Tirreno

Si chiama vulcano Laacher See e fino a questi ultimi giorni ben pochi  sapevano che in Germania ci fossero dei vulcani. E' situato nelle vicinanze della vecchia capitale tedesca prima delle riunificazione, Bonn, e si trova sotto a un lago, da cui il nome. Ebbene, questo temibile vulcano ha cominciato a ridare segni di vita proprio a inizio 2012. E pensare che la sua ultima eruzione risale a ben 12.900 anni fa, si calcola infatti che esploda circa ogni dieci/dodicimila anni. Le sue dimensioni sono impressionanti: è all'incirca simile al vulcano del Monte Pinatubo in Indonesia, lo stesso che eruttò nel 1991 causando la più disastrosa eruzione del Ventesimo secolo, facendo scendere la temperatura globale della Terra di ben 0,5 gradi per un anno intero.

Mi chiedo, con tante notizie che non si dicono, è proprio utile per la salute umana agitare la gente alla CAZZENGER?
… e... ma va... 
...CARPE DIEM !