"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

lunedì 24 dicembre 2012

"The world is so wrong", let's hope in A VERY MERRY CHRISTMAS for ALL!





So this is Christmas
And what have you done?

Another year is over
And a new one just begun

And so this is Christmas
I hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas
For weak and for strong
For rich and the poor ones
The world is so wrong

And so happy Christmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight
And so happy Christmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas
And what have we done?
Another year over
And a new one just begun

Ans so this is Christmas
I hope you have fun
The near and the dear one
The old and the young

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

War is over over
If you want it
War is over
Now
 

  
   "The world is so wrong"

Sì il mondo è proprio sbagliato, 

Ma rimane in tutti la speranza di avere più pace!



!!  BUON NATALE A TUTTI   !!





venerdì 21 dicembre 2012

TEMPI DURI


E sì, mala tempora currunt!

Perchè non prendiamo lezione dal maestro Impallato?

Guardiamo un po' questo video, ci farà sorridere senz'altro, ma farà anche riflettere molto.

Se vi è venuta voglia di vederne di più, qui troverete il film completo "il maestro di Vigevano" con un Alberto Sordi impareggiabile attore ed interprete di una società sempre uguale nelle miserie, ma ricchissima di risorse dell'arte dell'arrangiarsi di cui noi Italiani siamo sempre stati grandi maestri.
Il film nel video, e precisamente l'escursione didattica nei campi di questi miseri e un po' squallidi personaggi, è uno spaccato di vita del dopoguerra. Sembrerebbe un po' paradossale ma  nel dopoguerra eravamo un po' tutti così, sempre un coltello a portata di mano (in tasca o nella borsetta e non per autodifesa), una borsa capiente (per gli uomini una cartella da legale che dava più carisma da intellettuale, o una sacca di stoffa riciclata per le donne) e tutti una fame da morire portata a spasso con malcelata disinvoltura.
Da piccola come ho già detto,  ero sempre presa tanto dalla curiosità di conoscere meglio i grandi che mi capitavano sotto tiro e ne ho visto di belle ed esemplari.
Molto spesso nessuno badava a me, troppo piccola per essere un testimone o troppo invisibile perchè preferivo non mettermi troppo in evidenza. 
Dalla terrazza di cui ho già parlato qui, ho assistito ( e memorizzato anche) tante avventure da maestro di Vigevano!!!
Persone insospettabili che si appropriavano delle cose lasciate per pochi minuti incustodite dai vicini di casa, persone rispettabilissime e anche di ineccepibile reputazione.
Quella che non dimenticherò mai è l'avventura della nonna dei miei amichetti, mi ha profondamente lesa la stima per una donna che rappresentava una istituzione per me che non avevo conosciuto le mie nonne.  Senza essere vista, l'ho colta sul fatto  mentre si appropriava della legna dei vicini di casa. Pochi tronchetti sistemati sul portabagagli della bicicletta sgangherata di un poveretto che l'aveva lasciata incustodita per qualche minuto, intento com'era a sistemare altro in casa.
Quello che mi colpì particolarmente fu la falsità della donna. Al poveretto che, meravigliato della scomparsa del suo misero carico, le chiese se si fosse accorta di chi si era impossessato della sua legna, lei molto meravigliata e dispiaciuta rispondeva di non aver visto nessuno e che era appena uscita di casa. Proprio quel "non ho visto nulla" mi sembrava un peccato mortale, ma ora penso che forse era solo malcelata indigenza.
Quelli erano tempi molto difficili che però possono insegnarci qualcosa, forse magari a sfruttare le risorse che ci offre la natura.
A quei tempi tutti sapevano riconoscere le erbe selvatiche edibili, a tutti erano note le loro proprietà terapeutiche, così quando ne avevano bisogno o avevano voglia di evadere, in comitiva, donne bambini e anziani, si recavano  negli spazi di terra incolta, o giardini trascurati, come se si andasse al supermercato odierno.
Nel mio caso nella stazione ferroviaria era il nostro luogo preferito. Tra i vecchi vagoni inutilizzati, noi giocavamo agli indiani o all'assalto altreno da parte dei banditi, mentre le nostre mamme si divertivano a raccogliere cicorielle e tutto ciò che era mangiabile. Mi sembrava facessero una specie di gara a chi ne trovasse di più. 
Cosa raccoglievano? Oltre al tarassaco (zangone) e alla cicoriella più facile da ritrovare c'erano la borragine, la lattughella, il cascigno, il caccialepre e il cicorione che erano più rare e costituivano il vanto di chi le raccoglieva.

Ecco le principali ambite erbette che venivano preparate dalle mie donne, erano buonissime!
Provate anche voi a riconoscerle e magari in una escursione come quella che si faceva allora, potrete unire l'utile al dilettevole. Qui troverete ottimi suggerimenti e come riconoscerle, o anche qui ci sono belle schede che vi aiuteranno a capirne di più. Eruditevi bene, sarete ben preparati per le passeggiate primaverili!

Vi ho già parlato della cicoriella in questo mio post.


Cicoriella di campo





Tarassaco (dente di leone, etc.)
Anche del tarassaco o zangone ve ne ho parlato sempre qui nello stesso post, ma nel link della foto potrete trovare una bellissima scheda










Borragine
 da Elicrisio,rivista sull'ambiente

La borragine era la più ambita da tutti, perchè è dolce e si può preparare in tanti modi. Qui in questa pagina potete trovare alcune ricette molto interessanti







...e buona spesa al mercatino della natura!




sabato 15 dicembre 2012

Povertà, talento, amore, tanta voglia di musica e normalità... e immondizie.

"IL MONDO CI MANDA I RIFIUTI NOI GLI RIMANDIAMO LA MUSICA "
Favio Chavez, direttore d'orchestra
Solo il video è un manifesto completo dell'amore per la musica, unica alternativa di evasione nella consapevolezza dei propri valori e nobili attitudini di un popolo sfortunato che a fatica riesce a dare speranza ai suoi giovani.
Una sintesi della tenacia, della inventiva, della passione di giovani molto poveri che hanno  fiducia nei "doni" che gli vengono offerti, meglio dati con arroganza sotto  forma di rifiuti.
Sì, noi mandiamo le immondizie e loro ricambiano offrendoci con molta eleganza e grazia la musica di un'orchestra che con magia e solo amore per la Vita, quella con la V maiuscola, riesce a coinvolgere l'intero mondo!
Il video è il trailer del  film documentario lungometraggio " Paraguay Landfill Harmonic"  che uscirà nel 2014.
( N.B. il video è stato oscurato, ma  è possibile vederlo direttamente da You Tube cliccando qui  :D)



Sono ragazzi, direi bambini,  come tutti alla loro età hanno solo ideali e sogni. 
Loro però, devono mettere in atto tutta la loro inventiva per dare valore alle loro misere risorse per non soccombere. 
A Cateura in Paraguay, una baraccopoli tra i rifiuti provenienti da tutto il mondo, l'amore per la musica è stimolo vitale per i giovani. Se non fosse per l'attaccamento alla vita della loro orchestra, non è esagerato dirlo, verrebbero sopraffatti dalla miseria interiore: a loro è garantito solo lo squallore dei nostri rifiuti come unica risorsa economica oltre alle tentazioni della delinquenza. 
Anna Maribel Rios Bardados, di 13 anni, violinista è orgogliosa del suo violino riciclato. 
Un'altra ragazzina dice di sentire le"farfalle nello stomaco" quando ascolta il suono di un violino, è una sensazione che non sa spiegare... 
Per un'altra ancora la sua esistenza non avrebbe senso senza la musica.
Juan Manuel Chavez, di 19 anni, suona il violoncello, ed è anche lui orgoglioso del suo strumento fatto col legno di scarto, una lattina di olio vuota, vari utensili da cucina, tra cui addirittura un attrezzo per fare gnocchi,  tutto raccolto dal cumulo dei rifiuti.
"In una comunità come Cateura", dice il loro maestro. "non si potrebbe mai avere un violino perchè costa quanto una casa, quindi lo si rimedia dalla massa di rifiuti che ormai fa parte del loro panorama.
Ormai quello di selezionare i rifiuti per poi venderli è diventato il lavoro di tutte le famiglie"
L'ideatore costruttore degli strumenti dice che non avrebbe mai immaginato di costruire strumenti come quelli usati dai componenti dell'orchestra, ed è felicissimo nel vedere un bambino suonare un violino riciclato.
Continua dicendo che  è una esigenza umana segnalare questo miracolo a tutto il mondo. Che così la gente si rende conto che non dovrebbe buttare i rifiuti senza curarsene.... non dovrebbe buttare via anche la gente....!!!

Diffondere la loro storia che sa di favola mi sembra un dovere, un omaggio a chi sogna, ama la musica, ha solo quella e vive con il suo talento.


sabato 8 dicembre 2012

UNA BELLA RIFLESSIONE



DALAI LAMA 
PREMIO NOBEL PER LA PACE 1989
"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto." 
(citato dal DALAI LAMA in Reata Strickland, Interview with God, Free Press, 2002. ISBN 978-0743229579)






Questo me lo sono sempre detto, naturalmente non con le stesse parole, e non mi sono mai stancata di ripeterlo ai giovani:
VIVI IL PRESENTE 
il passato non c'è più e il futuro non sai come sarà perchè non dipende solo da te!
CARPE DIEM

sabato 1 dicembre 2012

TROVA IL TEMPO


... abbiamo sempre fretta, ci manca sempre il tempo per fare...


... cosa?

Arrivare più in fretta a rimpiangere momenti come questi?

Fermiamoci, godiamoceli questi piccoli regali, solo ora ne abbiamo l'opportunità, 

di "doman non v'è certezza"!