"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

domenica 14 aprile 2013

... per i miei amici vegani e per chi ama i sapori di una volta, ecco un dolce del nostro passato: le pitteddhe salentine.

Sono bellissime, vero?
Le hanno preparate e fotografate Daniela e Letizia del blog "Spizzica in Salento".
-o-o-
Queste chicche sono autentiche squisitezze! Sembrano proprio studiate per chi ha adottato una dieta priva di carne e dei  suoi derivati.
Sono graziosi canestrini fatti con una pasta frolla povera, solo farina di grano duro 00, olio extra vergine d'oliva, succo d'arancia e marmellata d'uva, alias la "mustarda", fatta in casa dalle stesse contadine che nei secoli si sono tramandate questa ricetta. 
Lo zucchero!?...... non l'ho dimenticato, non si mette proprio, ma se volete potete tranquillamente metterne un poco.
Chi prepara dolci sa benissimo quanto la nostra cucina moderna debba al burro, alle uova e al latte. Sembra impensabile poterne fare a meno ed avere un gran successo oltre a soddisfare le esigenze dei più golosi.
Nel nostro passato l'amore di gente povera per una terra difficile ma che sapeva dare tanto a chi a sua volta l'amava, ha fatto avverare il miracolo. Erano i dolci delle grandi feste delle famiglie contadine, preparati dalle mani fatate delle donne, mogli, mamme, contadine e factotum. Mani che senza posa, si prodigavano nei campi per la raccolta del tabacco in estate e degli altri frutti in tutto il resto dell'anno. Ma quelle mani sapevano anche muoversi abilmente con l'uncinetto o i sottilissimi aghi e i telai per confezionare trine e ricami e tele per i famosi corredi per sè stesse, se erano ancora zite, cioè signorine, o per le loro figlie o anche su commissione per arrotondare il bilancio domestico.
Nel periodo prenatalizio e prepasquale c'era un'atmosfera particolarmente gioiosa e in tutte le case le nostre donne abbandonavano i lavori nei campi e tutte le altre occupazioni, e si dedicavano alla preparazione di pitte e pitteddhe. Era il tempo in cui il panettone e la colomba erano sconosciute, non avevano ancora il posto d'onore sulle tavole salentine, e le pittehe con le pitte con tutte leccornie tradizionali, troneggiavano allegramente imbandite per le feste. Così, anche a Carnevale e alle feste in famiglia, come il battesimo o battezzo, la festa di fidanzamento o trasitura, lu santu patrunu e tutte le altre ricorrenze solenni non potevano mancare.
Ora sono ottime, secondo me, anche ogni giorno a colazione e al "five o' clock tea" o quando volete farvi delle coccole al palato.
Vi prego di scusarmi ma non ho una mia ricetta, non mangio dolci e queste non sono nella mia tradizione. 
Potete attingere la ricetta direttamente dal sito delle bravissime e stupende Daniela e Letizia del blog "Spizzica in Salento".Vi assicuro siete in ottime mani.
... ed insieme alle pitteddhe ci andrebbe anche "nu pocu de mieru", attenzione non "vinu", ma "mieru". Mi spiego meglio: non vino qualsiasi, magari annacquato, ma vino di quello buono buono! 
Qui è tutto virtuale e non ci sono bicchieri, ma questa canzone popolare mette allegria quanto un bicchiere di quello buono...
.... e   prosit !


18 commenti:

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    1. ...e che tentazione ;-)!
      Sorrisi, sorrisi per una settimana fantastica!!!
      *----*

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  2. ahahah interessante che hai puntualizzato prima il loro aspetto estetico invece del gusto! :-D Quando aveva più tempo Lady Wolf era bravissima a realizzare buonissimi dolci vegani! Pensa che la spingevo a mettersi d'accordo con qualche ristorante vegano perché ero certo che gliene avrebbero ordinati "a sfare" :-D Purtroppo adesso la sera non ha più tempo e quei dolci sono solo un ricordo :-( Però confermo... non hanno nulla da invidiare a quelli classici! ;-)

    www.wolfghost.com

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    1. ...Ah, non è stato un mio progetto, è solo un caso o un mio modo inconscio di pensare ai dolci, ormai mi sazio solo a vedere come appaiono ai miei occhi. :-D
      Complimenti a Lady Wolf per la sua bravura e il suo estro e mi dispiace anche che non si dedichi più a questa dolce arte.
      ;-D Potreste darle una mano. Quando si fanno questi dolci è una vera festa in famiglia :-)

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    2. Eh, ma lei arriva a casa che ormai sono le 20 e quasi sempre anche io, visto che molto spesso andiamo (io e Tom) ad aspettarla alla stazione :-) Diventa tardi per mettersi ai fornelli per qualcosa che non sia già almeno semi-preparato :-|

      www.wolfghost.com

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    3. Eh, sì sono orari un po' difficili. La conosco benissimo quella vita, mi hai ricordato quando venivano a prendermi i mie tre bambini con mio marito.
      La stanchezza era tale che solo l'amore per loro mi faceva ritrovare le forze per compiere i soliti gesti che si compiono quando la famiglia si riunisce.
      I dolci poi li facevamo tutti insieme il sabato ed era una festa!
      Un unico abbraccio per voi due e tante coccole agli altri membri della famiglia :-)

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    1. Oh yes,indeed!
      They are very old and healthy, very good for children!
      XXX

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  4. Hi sweetie!
    not only do they look amazung but also they must taste divine!
    wish you a sunny happy week
    kisses

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    1. Hi my darling!
      Their shape is so nice and are very light too!
      A sunny happy week to you too, my dear Aida!!!
      Kisses and smile!

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  5. grazie Cle !! ...ora trovo anch'io il blog delle tue amiche . In effetti l'immagine di questi dolci mi fa già ricordare i sapori ed i ricordi legati ad essi;penso cmq anche che lentamente saranno riscoperti come le cose belle e semplici che non hanno tempo...ed anche una fortuna che l'industria dolciaria non abbia rubato queste idee;è meglio che rimangano nelle nicchie dove ognuno,le può ritrovare e ricreare,quando vuole, con le proprie mani,ciao ! :-)

    (ho avuto difficoltà con il computer;ho usato il cell.ma non ho potuto leggere o scrivere sul blog )

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    1. E' un blog essenzialmente di cucina tenuto accuratamente da due salentine. Hanno un bel gusto estetico e sono vere intenditrici della cucina salentina tradizionale. Realizzano ottime pietanze arricchendo i post con le loro perfette fotografie.
      Le pitteddhe hanno il sapore della nostra cucina tradizionale, sanno di festa come le pittule, i purciddhuzzi e le carteddhate che ricorderai!
      Un abbraccio

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  6. si !! li ricordo tutti e li ho mangiati anche spesso ultimamente,realizzati da una mia anziana zia,qualche volta da piccola li ho fatti anch'io,però,almeno queste pittedhe le rifaccio subito alla prossima festa...certo mi devo accontentare di usare una marmellata diversa, però sono molto contenta di riuscire a fare ogni anno,ad ottobre,un'ottima cotognata che uso anche per fare dei bei regali...ecologici a sorelle ed amici :-) ,un abbraccio anche a te !

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    1. Anche io preparo la cotognata che, mettendola sotto vuoto, mi dura per tutto l'anno, la regalo ai miei amici e a chi sa apprezzarla.
      Avendo in campagna un giardino molto curato e molto prodigo di squisiti frutti non posso far altro che approfittare per fare delle marmellate che regalo o le uso per fare dolci e crostate. Faccio anche quella d'uva che è molto impegnativa!
      Nelle ricorrenze mi dedico in particolare alle rose, carteddhate, purciddhuzzi (o struffoli), ma ci sono anche i tronchetti e i pesci di pasta di mandorla, specialità di mio marito!
      Non manca la pastiera sempre a grande richiesta, e tu sai quanto mi costa questo rito perchè mi riporta al mio passato.
      Una felice e sorridente giornata, mia cara

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    2. bella e buona la pastiera,e penso anche che alcuni dolci o preparazione di cibi,riusciamo a farli solo se fanno parte,come dici tu,del nostro dna altrimenti non vengono bene...oppure attraverso tanta esperienza di vita in luogo diverso,ma che abbiamo imparato ad amare; la pasta di mandorla posso ancora affrontarla...ma è molto delicata e ci vuole molta pratica,per cui,preferisco...mangiarla, :-) ...mi accontento di fare,però benissimo,una focaccia di patate,(che mia nonna chiamava "de lu riu" -della pasquetta o gite-) e che ho imparato a fare a 10/12 anni,se riesco faccio un post...ma la devo fare dal vero e poi fotografarla,perchè il procedimento è un pò lungo,come,a volte,tutte le cose belle e buone ! :-)

      Anche nel mio cortile,tra i palazzi già assolati della città,sta spuntando qualche rosa,se riesco a postare qui sul blog,ti mando una foto!!

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    3. ... e sì, mi costa ma devo tramandare a tradizione familiare!
      Forse ho creato un equivoco :-D
      Perdonami non alludevo ai fiori, ma le rose sono le carteddhate a forma di rosa con il miele e i confettini colorati.
      ... ma io amo i fiori. In campagna ora cominciano a fiorire e sono meravigliose, abbiamo un vero bel roseto!
      Buona giornata

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  7. Risposte
    1. ^--^ Fammi vedere la zampetta! No no, non sei la mia mamma!
      ti conosco mascherina! ^---^

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