"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

domenica 7 aprile 2013

Que Reste-t-il....seulement une photo?

Tutto cambia col tempo.

E il tempo ci cambia, ci migliora o ci peggiora, non lo sappiamo dire.
Ogni tanto, però all'improvviso ci assale la malinconia e prendendoci per mano ci conduce dove vuole lei.
Un luogo che non vediamo più da tanto tempo, magari si anima all'improvviso. Gente che non ha più voce ritorna a vivere nel nostro cuore. Ritornano i rumori, le luci e le ombre, le risate e i pianti, i passi svelti e decisi, o lenti e spensierati insieme a tutto il fremito della realtà di un tempo.
E a noi, mentre rabbrividiamo per l'emozione di un ritorno dal passato, da un viaggio che ci ha turbato, cosa resta?
Così, quasi a suggerirmi la risposta, dalla mia memoria più lontana sono scaturite le parole di Charles Trenet, un emblema della canzone francese degli anni '50, il tempo della mia prima adolescenza:
Que reste-t-il....? Une photo, vieille photo de ma jeunesse.
Cosa resta se non una foto, una vecchia foto della mia giovinezza.






QUE RESTE-T-IL DE NOS AMOURS?

(Charles TRENET / Léo CHAULIAC)

Que reste-t-il de nos amours?
Que reste-t-il de ces beaux jours?
Une photo, vieille photo de ma jeunesse
Que reste-t-il des billets doux?
Des mois d'avril, des rendez-vous?
Un souvenir qui me poursuit sans cesse
Bonheurs fanés, cheveux au vent
Baiser volés, rêves émouvants
Que reste-t-il de tout cela?
Dites-le moi
Un petit village un vieux clocher
Un paysage si bien caché
Et dans un nuage le cher visage
De mon passé

COSA RIMANE DEI NOSTRI AMORI?

(traduzione di Cle Reveries)

Cosa rimane dei nostri amori?
Cosa rimane di quei bei giorni?
Una fotografia, una vecchia fotografia
Della mia gioventù.
Cosa rimane dei teneri biglietti?
Dei mesi d'aprile, degli appuntamenti?
Un ricordo che mi perseguita senza tregua.
Felicità svanita, capelli al vento
Baci rubati, sogni emozionanti.
Cosa resta di tutto questo?
Ditemelo
Un villaggio piccolo, un campanile vecchio,
Un paesaggio ben nascosto,
E in una nuvola il caro volto
Del mio passato.

11 commenti:

  1. Personalmente resta la percezione di aver vissuto, che è la cosa più importante. Però è vero: non sono uno che si guardava spesso indietro, così a volte vengo colto di sorpresa dal passato che fa capolino nei ricordi. E non parlo solo di immagini, ma anche di sapori (come sai sono vegetariano ormai da 25 anni, eppure ogni tanto ricordo la tradizione del pollo arrosto della domenica, con il gusto della pelle fritta! :-D), di odori, soprattutto di... significato; perché se i nostri ricordi sono probabilmente fallaci, inesatti, ciò che essi significano non lo è :-)
    Cosa resta di tutto questo? Al momento... noi, che ne siamo, almeno in parte, il prodotto. Un domani qualcosa resterà, perché ogni parola o azione lasciano sempre qualcosa, anche se così immerso nel mondo che è difficile da vedere e ritrovare...

    www.wolfghost.com

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    1. Vero, resta la soddisfazione di aver avuto le nostre intime e private esperienze di vita. E la cosa più bella è che questa consapevolezza di esserci, almeno per me è così, avviene improvvisamente, quando meno me lo aspetto. Per me è un momento di verifica, come se mi servisse sapere come in me sia servito tutto il mio vissuto a rendermi più matura. Quanto gli incontri, le attività o le malattie abbiano inciso e contribuito ad essere quello che gli altri meglio di noi avvertono che siamo.

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  2. La fotografia, e la musica della mia vita.
    Sweet evening, honey*

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    1. Vero, c'è sempre un'immagine ben impressa e la colonna sonora del nostro esistere :-)
      Un abbraccio e un sorriso

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  3. Cosa resta? E' meraviglioso, quello che resta siamo noi che siamo il risultato di tutte le nostre esperienze, il prodotto attuale dei nostri vissuti sia felici che terrifici. Tutto è servito a fare di noi quello che siamo e, a nostra volta, noi rappresentiamo un'esperienza per tutti coloro che ci hanno incontrato, conosciuto,amato,qualcuno forse odiato. Non c'è soluzione di continuità.

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    1. Ciao Uriel :-)
      Sì,è vero, restiamo proprio noi, quello che col tempo siamo stati capaci di realizzare in noi. Quanto ci siamo arricchiti malgrado anche gli errori e le disavventure senza "soluzione di continuità"
      Un caro saluto e tanti sorrisi

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  4. "...un paesaggio ben nascosto e in una nuvola il caro volto del mio passato...";
    è struggente ma è vero;per il resto cerco di vivere il presente per quella che sono,stando attenta a non farmi sfuggire momenti importanti;cmq è sempre difficile,perchè,a volte,un'attimo dopo,mi accorgo già di essere stata carente ma,per fortuna,la vita continua ad offrire altre possibilità.Sta a noi vederle e coglierle.
    I tuoi post,oltre ad essere eleganti,ci portano ad una continua riflessione e confronto con gli altri e questo bel confronto,per me,toglie anche molta malinconia,ciao ! :-)

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    1. Anch'io vivo il presente così come sono, anzi come il tempo con la sua mano ha contribuito molto alla mia formazione. Sono anche consapevole che non mi fermo, ma sono sempre in evoluzione e nel cambiamento di me stessa.
      Grazie, sei molto buona con me! :-D
      Secondo me chi non crede al confronto, o non si attiva nello stimolarlo, dovrebbe chiudere il Blog! :-D
      Buona giornata con tanti sorrisi!!!!

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  5. Oh loved this post my dearest! I'm in such an introspective moment of my life!!!
    loved the song and the photo!

    wish you a bright week a big hug sweetie

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    1. Introspective moments are so necessary to live a happy life, they are very useful to understand what we are! ;-)
      Many thanks, and a bright week to you too, my darling!!!

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