Potrebbe essere adatto ai vegani o agli intolleranti al latte, infatti questo viene sostituito con il latte di mandorla (la ricetta senza latte la trovate qui e qui è spiegato benissimo come ottenerlo dalle mandorle).
Prima di addentrarmi nei particolari, permettetemi di ribadire che i mie post sono più che altro banalissimi ricordi, riflessioni, sogni e anche umane considerazioni. Niente cattedra e né bacchetta, solo il proposito di venire compresa da chi come me soffre di questo tipo di deformazione .
Biancomangiare
Antichissimo, dagli ingredienti semplici il biancomangiare è l'orgoglio della Sicilia, un dolce povero della tradizione mediterranea dalle origini antichissime.
Anche questo è un ricordo della mia infanzia. Strano come la mia memoria funzioni al contrario rispetto a quella di Proust. La mia,infatti non parte dal profumo o dal sapore per arrivare alle persone o ai fatti, ma segue il percorso inverso.
Così per una frase detta da una mia amica siciliana, una imprecazione del suo dialetto,"botta de sale" un eufemismo per non dire qualcosa di più forte, mi sono ricordata della signora Maria P... e del suo "biancomangiare". Lo preparava in occasione di feste importanti. Per lei era una specie di rito più che un dolce. Per me era un ottimo budino che lei preparava senza latte solo con acqua e mandorle.
La signara Maria P... era di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, un paese arbëreshë, dalle tradizioni antichissime che lei con orgoglio non smetteva mai di ostentare: parlava l''arbërisht quando meno te lo aspettavi ed esibiva continuamente le foto della sua famiglia d'origine sempre persone nel bellissimo costume tradizionale.
Abitavamo porta a porta, condividevamo un giardino che per noi era una specie di soggiorno all'aperto. Lì facevamo di tutto e tutti insieme. Le mamme sempre presenti leggevano i rotocalchi commentando le notizie scoppiando molto spesso in risate fragorose, oppure lavoravano a maglia confrontandosi e consigliandosi a vicenda.Noi bambini giocavamo facendo tanto chiasso, ma anche tanta allegria, ma anche leggevamo insieme lo stesso fumetto e lo commentavamo .D'inverno era veramente un incanto da favola, tanta neve e tanta fantasia insieme, tutta per noi.....
La Tordella con Bibì e Bibò
Fumetto dei Katzenjammer Kids (1901)
Ritornando alla signora Maria P... All'inizio avevo subito il fascino dell'esotico di questa donna, sui trentacinque anni dalla corporatura massiccia, dal carattere forte e deciso ma anche un po' ignorante. Una specie di Tordella uscita dalle pagine del Corriere dei Piccoli che amavamo leggere.
Ma poi aveva finito per stancarmi, non mi divertiva più il suo rincorrere quella peste di suo figlio, armata di "cucchiara" uno spaventoso, grosso e pesante cucchiaio di legno, gridava ad intervalli "botta di sale!".O il suo modo di truccarsi, niente di straordinario, solo una grossa e spessa striscia di rossetto un po' ondulata e sbavata sulle labbra, e uno smalto di un rosso acceso sulle sue unghie cortissime. Usava anche truccare sua figlia di cinque anni, e qui era il divertimento, perchè improvvisamente con loro due così conciate diventava carnevale.Quando tutta la famiglia si trasferì altrove, per me non fu un grande dispiacere, forse ero diventata solo più grande.
L'avevo quasi rimossa del tutto se non fosse stato per quella frase, quel "botta di sale"della mia amica siciliana mentre guidava l'altro giorno indirizzato ad un pedone che ci aveva improvvisamente attraversato la strada. Avevo anche dimentiato il suo biancomangiare, l'antichissimo dolce la cui ricetta come diceva lei risaliva alla notte dei tempi. Forse aveva ragione, ma con certezza questo dolce fu introdotto in Sicilia dagli Arabi. In Italia è presente nei ricettari del secolo XII e Matilde di Canossa lo preparò per il banchetto fatto in occasione della riconciliazione tra il papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV del Sacro Romano Impero nel 1077. Dolce che sia per gli ingredienti che per la presentazione rappresentava in quella occasione tutto l'allegorico candore della Chiesa.
Il suo nome è di chiara derivazione francese, le blanc manger, o blanche mangerie, ed è evidente che gli ingredienti, tutti bianchi, chiaramente glielo hanno dato.
Ma non è esclusiva caratteristica siciliana lo si prepara in molte altre parti d'Italia in Sardegna lo chiamano papai-biancu o menjar blanc, in Valle d'Aosta è blanc manger. In Medio Oriente e in Turchia viene preparato seguendo la stessa ricetta da tempi immemorabili e il suo nome in traduzione è sempre "bianco mangiare".
La ricetta che vi consiglio è di "ricette di Sicilia.net" dove con molta chiarezza vengono dati utili suggerimenti e sono spiegati i procedimenti con molta semplicità. Oppure seguite quella di "ricette condivise"
Questa del video di You Tube mi sembra anche buona
Per gli intolleranti al latte o ai vegani consiglio questa " Ricetta Biancomangiare dolce mandorle e acqua di Manlio Midori" che trovate al blog "Ricette condivise" ,ma se volete essere sicuri della genuinità del latte di mandorle rivedete qui.
"rascel
«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)
venerdì 5 aprile 2013
LA SIGNORA M. Picc... E IL BIANCOMANGIARE - un dolce mediterraneo, povero e antichissimo
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what a fantastic recipe! thank you so much for such a great tip!
RispondiEliminakisses and wish you a fantastic weekend!
Aida
Thanks to you too, my dear!
EliminaI'm sure that you in Portugal have got something like our Biancomangiare, our cooking and yours are of the same origin ;-)
Fantastic day and a fabulous weekend!!!
Kisses and smiles :-* :-*:-*! :D :D :D !
Oh... grazie di pensare a me (quasi-vegano, probabilmente intollerante al latte - mai fatto il test... ma insomma... :-( ). Vagamente mi ricorda un dolce mangiato in Piemonte... ma magari era la versione valdostana della quali parli... :-)
RispondiEliminaMi spiace un po' leggere la nota a inizio post... sei stata forse criticata? :-o Esistono molti blog dove si respira un'aria d'arroganza... ma, proprio, nel tuo no! ;-)
Un caro saluto :-)
www.wolfghost.com
Sì,io ti penso sempre :-)!
RispondiEliminaAnzi, vi penso sempre, ;-)
Le scelte individuali sono sacrosante, su questo non ci piove, ma... ma il nostro organismo è agganciato al suo territorio ed il cibo è ormai strettamente connesso con noi. I cibi per chi segue filosofie orientali sono consigliati secondo le origini di chi le divulga, però.
Sono onnivora, un po'sofferente, mio malgrado devo selezionare gli alimenti di cui nutrirmi. Ho notato che nella nostra cultura mediterranea è sparita la buona usanza di servirsi delle materie prime nostre, forse ora che si è scoperto il chilometro zero va meglio, ma ci sono sempre presenti i prodotti delle multinazionali che invadono i nostri supermercati. Mi hanno raccomandato di leggere le etichette, le ho lette e mi è venuta la depressione. :-D!
Cosa fare per mangiare felicemente un semplice budino? Vieni da zia Cle, che se lo ricorda e te lo suggerisce, o se si ricorda della signora Pic...... ti fa il post. ;-D
La nota all'inizio del post? Non ci far caso,l'ho messa perchè c'è ancora gente che non sa leggere, purtroppo.
E' servita sicuramente a farmi godere dei tuoi complimenti, grazie! :-D
Un abbraccio
Magari dirà anche alcune cose sbagliate o alcune giuste ma con toni troppo accesi, ma... Grillo queste cose le ha dette anche in campagna elettorale, eh! :-D Ricordo di aver visto un video nel quale si lamentava di aver scoperto che buona parte del pesto che mangiava (ed essendo genovese ne mangia parecchio) era prodotto con basilico proveniente dall'estero! :-o Ma... e del nostro buonissimo e famosissimo basilico di Prà... che ne è? :-(
EliminaP.S.: Non era un complimento, era una oggettiva constatazione ;-)
www.wolfghost.com
Su questo ha perfettamente ragione, nei prodotti preconfezionati c'è di tutto, quello che dichiarano sull'etichetta, e quello che non è dichiarato?
EliminaSempre meglio prepararselo con le proprie mani, si scelgono gli ingredienti, e nello scegliere si indirizza o si stimola il mercato ad approvvigionarsi di prodotti giusti. Attualmente a scegliere, o meglio a condizionare la scelta dei i semi per i nostri prodotti sono sempre le solite multinazionali, sul nostro mercato sono presenti solo semi provenienti da altri posti perciò il basilico non è più quello di una volta. Solo pochissimi contadini selezionano i semi dei loro prodotti per utilizzarli nella nuova semina. Qualche agricoltore gentilmente offre piantine o semi autoctoni ai propri amici, a noi capita normalmente avere per il nostro giardino questa bella opportunità.
Grazie per la stima ;-)
Un sorriso
Banalissimi?
RispondiEliminaQui c'è tutto!
Un bacione grande*
Grazie :-D ^^
EliminaCon quattro parole hai espresso un grandissimo commento molto lusinghiero!
Un abbraccio forte, tanti sorrisi e tanta primavera!!!
P.S. Non ti curar di loro...
RispondiEliminaNon li ho mai curati,solo che ogni tanto fa bene ribadire certe cose. ^____^
EliminaHave a nice evening, my darling!!!