"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

giovedì 18 aprile 2013

I "MIEI" GATTI

Un sosia di Pussy da google
...e sì, lo confesso anch'io amo i gatti!
Non tanto i domestici, ma i randagi.
Mi "hanno adottata", sono nostri ospiti durante le vacanze e vengono a farmi visita in campagna dove passo i mesi estivi, mentre loro sono padroni assoluti d'inverno.
Il primo ad iniziare la tradizione e ad entrare in confidenza con noi, fu Pussy.
Avevamo in comune una crisi d’abbandono da smaltire e questo favorì l'incontro.

Era una mattina di settembre, i miei ragazzi erano partiti il giorno precedente, le loro ferie erano finite, mi mancavano tanto e questo mi metteva un magone immenso.
Lui era arrivato mentre rientravo dopo aver chiuso il cancello, avevo accompagnato mio marito che faceva una capatina in città.
Piccolissimo, una palletta dorata, desideroso di una nuova famiglia. Era evidente, ci avevano giocato per tutta l’estate e poi lo avevano abbandonato.
Essendo allergica al pelo degli animali, avevo cercato di allontanarlo, ma lui niente, aveva deciso. Noi eravamo meritevoli della sua compagnia, non c'era nulla da discutere.
Lo avevamo nutrito e dato affetto per due anni. 
Pussy non ci lasciava un attimo, era gelosissimo e se venivano a farci visita altri gatti li aggrediva.
Ancora piccolo, si era trascinato dietro una gatta con i suoi micetti dietro. Ce li ritrovammo a primavera che giocavano in un angolino del back garden tra il fico e il corbezzolo che strategicamente li proteggevano dagli eventuali pericoli.
Dapprima timidi e paurosi, poi più fiduciosi e più giocherelloni.
Erano cinque micetti, la loro mamma e un'altra gatta che dava una mano ad accudire la famigliola. Pussy che già li conosceva, li aveva accettati e divideva con loro il suo territorio.
Poi un brutto giorno, per l'arrivo di strani "vicini", tipi che a modo loro amavano gli animali, è ritornato agonizzante, sbranato dal loro dobermann.

Lo abbiamo perduto, ma noi non siamo più rimasti soli.
Dei cinque micetti adesso ne è rimasta una, gli altri li abbiamo visti morire nel nostro giardino avvelenati e non sappiamo chi sia stato.
Ora è nostra ospite padrona la superstite del gruppo, la mamma di Douce e di Kitty e forse altri micetti che avrà "sfornato " chissà dove e che tra poco li vedremo con loro. 

Facendomi compagnia, sempre a debita distanza, insegnandomi cos'è il rispetto e l'amicizia, è come se mi ringraziassero donandomi la loro cortese e deliziosa presenza. 
Si fermano in giardino e ci osservano.
Molto spesso giocano tra loro rincorrendosi o improvvisando lotte e simpatiche azzuffate o semplicemente aspettano l’ora di pranzo.
Mi regalano le loro prede (immaginate un po’ cosa possano essere) forse per riconoscenza alle nostre coccole "alimentari" e alla nostra protezione o soltanto perchè ci vogliono bene.
D'inverno andiamo a trovarli e se non sono nel nostro giardino, dopo pochi minuti arrivano di corsa a salutarci e a svuotare il loro piatto pieno di cibo adatto a loro.
Miagolando tranquillamente sembrano intrattenerci finché non andiamo via, fiduciosi ci  seguono in tutto ciò che facciamo sempre a debita distanza, difendendo così la loro riservatezza di randagi che noi assecondiamo con affetto.



6 commenti:

  1. oh... oltre ad avere tre gatti "casalinghi", vado a dare un po' di crocche (un bel po' in realtà, mi partono tra i 5 e i 6 euro per volta) ai gatti di un vicino parco due o tre sere la settimana (per fortuna ci sono già delle gattare che pensano a loro la mattina, ma la sera non vanno). Li conosco ormai uno per uno e a molti di loro abbiamo dato un nome. Pensa che quando arrivo da loro con Tom i gatti gli vanno incontro a frotte (saranno venti, a volte di più) e a volte alcuni di loro lo accompagnano anche camminandogli a fianco :-D Tom, che è cresciuto con un gatto ed ha sempre avuto a che fare con loro, non si scompone più di tanto, anzi a a volte è perfino in evidente imbarazzo ;-) Pensa alla gente che si becca questa scena :-D
    Il lato negativo è che... penso che ci sarà un giorno in cui alcuni di loro non li vedrò più, per non dire di un altro giorno in cui... non ci sarò più io ad andare da loro, perché magari ci saremo trasferiti lontano o... peggio :-( Non ci crederai ma questo pensiero a volte mi angoscia :-|
    Invece cosa mi fa rabbia è la stupidità, l'ignoranza e l'insensibilità di certe persone che, solo perché magari si ritrovano qualche pisciatina vicino al loro palazzo, sarebbero pronte a sterminarli tutti.
    Mi chiedo se, un giorno che subissimo un'invasione aliena e ci trattassero allo stesso modo, sarebbero in grado di capire finalmente di non essere la specie eletta a cui tutto è dovuto e che può permettersi di fare tutto ciò che gli passa per la testa... Ma temo di no. Si fermerebbero a pensare di star subendo un'ingiustizia.
    www.wolfghost.com

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    1. Ti ho sempre ammirato, sei una rarità, un lupo che ama i gatti non si incontra tutti i giorni ;-D!
      Nel mio caso è evidente che sono i miei "amici" a confortare me, loro non hanno bisogno di essere nutriti da noi perchè, essendo randagi da generazioni, sanno cosa mangiare e lo trovano. Loro amano le coccole, con attenzione a non sfociare nell'invadenza. Pussy era coccolone, ma anche un abilissimo cacciatore, si arrampicava sugli alberi e contribuiva alla selezione naturale degli uccelli alla grande! e poi anche gli altri sono abilissimi con le lucertole, sono tutti perfetti cacciatori. Coi gechi però hanno vita difficile, sono più attenti e veloci.
      Hai ragione, si dovrebbe pensare che tutti gli esseri viventi hanno diritto al rispetto e alla solidarietà reciproca. I miei amici ne hanno tanta con noi.
      Un abbraccio

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    2. Capisco! I gatti del parco invece sono un misto, in parte nati randagi, in parte abbandonati. Quelli abbandonati, soprattutto in età evanzata, si riconoscono subito, poverini, sono gatti di razza, che randagi non lo sono di certo, o comunque sono gatti schivi, che temono gli altri, che non sanno farsi valere. Molti li vedi crollare presto :-( Mi sono sempre chiesto con che cuore si possa abbandonare un animale che fino al giorno prima era stato in casa con te, sapendo che con ogni probabilità morirà di stenti... E noi saremmo la "specie eletta"...

      www.wolfghost.com

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    3. Certo, i gatti abbandonati sono l'effetto della superficialità, della incoscienza, dell'egoismo e della cattiveria umana. Una cosa insostenibile, fa molto pensare perchè lo si fa anche con gli uomini.
      I miei sono molto superiori: non mi abbandoneranno mai! :-D
      Un salutone alla tua famiglia a quattro zampe e un abbraccione a Lady e a te Sir Wolf :-D!

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  2. Avvelenati???
    Datemi una pistola, per favore!
    Quanto odio l'essere umano, quando è così schifoso. Dalle mie parti, stanno avvelenando cani.
    Frustate! Fino alla morte.
    Scusami cara, ma sono indignata.
    Baci*

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    1. Per me è un ricordo atroce, credimi.
      Vederli agonizzare e poi morire, o ritrovarli tra i fiori morti nella notte, e nel caso di Pussy anche sbranato e dissanguato, è qualcosa che non si dimentica mai!
      Ma anche questo fa parte della vita, accanto alle cose belle ci sono anche queste brutture!
      Un abbraccio e sorridiamo che ci fa bene e tutti ci preferiscono così. *----*

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Ciao, grazie per essere arrivati qui tra le mie "Reveries".
La mia curiosità di conoscervi è grande, se vi va, lasciate qui un commento.
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