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CAPA PELADA
Questa è della tradizione popolare milanese: la vecchia Capa Pelada. Per magia del grande maestro Gorni Cramer che la riprese, diventò Crapa Pelada. L'arrangiò facendola diventare nel 1936 un celebre e fantastico motivo jazz-swing.In quel periodo, il Fascismo, era proibito suonare ritmi americani con testi in lingua straniera. I musicisti italiani, bravi e creativi come sempre, non si perdettero d'animo componendo ugualmente testi della nuova tendenza. Ma era un'impresa molto ardua. La censura, ubbidendo a regole assurde, rovinava tutti i nuovi testi con tagli ed adattamenti che trasfiguravano tutta l'opera. Perciò di questo periodo su musiche bellissime abbiamo testi sciocchi o senza senso.Gorni Cramer, celebre direttore d'orchestra e geniale compositore, da giovane si servì di questa conosciutissima filastrocca - scioglilingua recitata da sempre dai bambini milanesi, notò che si adattava benissimo alla sua musica ed ebbe un grande successo. Inizialmente solo nelle aree in cui si parla il milanese, ma poi negli anni '50 trasmesso molto spesso in televisione fu conosciuto da tutti. Notate che nell'originale si parla di un uomo calvo, per evitare la censura dientò una capra pelata creando un nonsense. Pensate un po' chi poteva essere il 'Capa Pelata' per antonomasia nel 1936?
Questa è la filastrocca, la traduco in italiano, confidando nella accettabile traduzione di Google per gli amici stranieri, che se non è comprensibile me lo facciano sapere, provvederò con una traduzione in inglese.
Capa Pelata
Capa Pelada l'ha fa' i turtei
Testa Pelata fa i tortelli
Ghe ne dan minga ai suoi fradei, oh-oh-oh-oh.
Che non dàper niente ai suoi fratelli
I suoi fradei fan la frittada
I suoi fratelli fanno la frittata
Ghe ne dan minga a Capa Pelada, oh-oh-oh-oh-oh.
Che non danno per niente a Testa Pelata
Capa pelada l'ha fa' i turtei
ghe ne dan minga ai suoi fradei.
I suoi fradei fan la frittada
ghe ne dan minga a Capa pelada.
Capa pelada l'ha fa' i turtei
ghe ne dan minga ai suoi fradei, oh-oh-oh-oh.
Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà.
Badabaddà badabbadà badabba babbarara pirulirulirulirulì
Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà, Capa pelà.
Paaaaaaa pararappappa pappa paraparapà.
bellissima anche questa ! quanti grandi artisti abbiamo avuto,per fortuna ci rimane la loro bellissima musica ! Ciao :-)
RispondiEliminaLa musica, secondo me, è la prima forma d'arte, di facile divulgazione, veicolo delle idee e delle culture dei popoli che vengono facilmente trasmesse implicando sempre un coinvolgimento fortemente emotivo.
RispondiEliminaUn abbraccio
ahahah simpaticissima, non la conoscevo! :-D
RispondiEliminaCerto che trasformare "capa" in "capra"... :-D Ma d'altronde facevano di necessità virtù, no? ;-)
www.wolfghost.com
Ci accorgiamo dell'immenso valore della libertà anche da situazioni come questa.
EliminaLa conoscenza e la cultura ci aiutano molto!
Questo è un esempio di come aggirare l'ostacolo per non danneggiarsi.
La satira è proprio questo,no? ;-)
Hai una grande cultura, cara!
RispondiEliminaUn abbraccio dall'eretica :-P
Perchè eretica? :^)
EliminaCultura?, grazie :-) detto da te,lo accetto :-)
Ma è solo un lungo vissuto e una immensa passione per la musica.
Ricambio l'abbraccio con tanti sorrisi :* :*