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Un sosia di Pussy da google |
Non tanto i domestici, ma i randagi.
Mi
"hanno adottata", sono nostri ospiti durante le vacanze e vengono a farmi visita in campagna dove passo i
mesi estivi, mentre loro sono padroni assoluti d'inverno.
Il
primo ad iniziare la tradizione e ad entrare in confidenza con noi, fu Pussy.
Avevamo in comune una crisi d’abbandono da smaltire e questo favorì l'incontro.
Avevamo in comune una crisi d’abbandono da smaltire e questo favorì l'incontro.
Era una mattina di settembre, i miei ragazzi erano partiti il
giorno precedente, le loro ferie erano finite, mi mancavano tanto e questo mi
metteva un magone immenso.
Lui era arrivato mentre rientravo dopo aver chiuso il cancello, avevo accompagnato mio marito che faceva una capatina in città.
Piccolissimo, una palletta dorata, desideroso di una nuova famiglia. Era evidente, ci avevano giocato per tutta l’estate e poi lo avevano abbandonato.
Essendo allergica al pelo degli animali, avevo cercato di allontanarlo, ma lui niente, aveva deciso. Noi eravamo meritevoli della sua compagnia, non c'era nulla da discutere.
Lui era arrivato mentre rientravo dopo aver chiuso il cancello, avevo accompagnato mio marito che faceva una capatina in città.
Piccolissimo, una palletta dorata, desideroso di una nuova famiglia. Era evidente, ci avevano giocato per tutta l’estate e poi lo avevano abbandonato.
Essendo allergica al pelo degli animali, avevo cercato di allontanarlo, ma lui niente, aveva deciso. Noi eravamo meritevoli della sua compagnia, non c'era nulla da discutere.
Lo avevamo nutrito e dato affetto per due anni.
Pussy non ci lasciava un attimo, era gelosissimo e se venivano a farci visita altri gatti li aggrediva.
Ancora piccolo, si era trascinato dietro una gatta con i suoi micetti dietro. Ce li ritrovammo a primavera che giocavano in un angolino del back garden tra il fico e il corbezzolo che strategicamente li proteggevano dagli eventuali pericoli.
Dapprima timidi e paurosi, poi più fiduciosi e più giocherelloni.
Pussy non ci lasciava un attimo, era gelosissimo e se venivano a farci visita altri gatti li aggrediva.
Ancora piccolo, si era trascinato dietro una gatta con i suoi micetti dietro. Ce li ritrovammo a primavera che giocavano in un angolino del back garden tra il fico e il corbezzolo che strategicamente li proteggevano dagli eventuali pericoli.
Dapprima timidi e paurosi, poi più fiduciosi e più giocherelloni.
Erano cinque micetti, la loro mamma e un'altra gatta che dava una mano ad accudire la famigliola. Pussy che già li conosceva, li aveva accettati e divideva con loro il suo territorio.
Poi un brutto giorno, per l'arrivo di strani "vicini", tipi che a modo loro amavano gli animali, è ritornato agonizzante, sbranato dal loro dobermann.
Lo abbiamo perduto, ma noi non siamo più rimasti soli.
Dei cinque micetti adesso ne è rimasta una, gli altri li abbiamo visti morire nel nostro giardino avvelenati e non sappiamo chi sia stato.
Ora è nostra ospite padrona la superstite del gruppo, la mamma di Douce e di Kitty e forse altri micetti che avrà "sfornato " chissà dove e che tra poco li vedremo con loro.
Dei cinque micetti adesso ne è rimasta una, gli altri li abbiamo visti morire nel nostro giardino avvelenati e non sappiamo chi sia stato.
Ora è nostra ospite padrona la superstite del gruppo, la mamma di Douce e di Kitty e forse altri micetti che avrà "sfornato " chissà dove e che tra poco li vedremo con loro.
Facendomi compagnia, sempre a debita distanza, insegnandomi
cos'è il rispetto e l'amicizia, è come se mi ringraziassero donandomi la loro cortese e deliziosa presenza.
Si
fermano in giardino e ci osservano.
Molto spesso giocano tra loro rincorrendosi o improvvisando lotte e simpatiche azzuffate o semplicemente aspettano l’ora di pranzo.
Molto spesso giocano tra loro rincorrendosi o improvvisando lotte e simpatiche azzuffate o semplicemente aspettano l’ora di pranzo.
Mi
regalano le loro prede (immaginate un po’ cosa possano essere) forse per
riconoscenza alle nostre coccole "alimentari" e alla nostra
protezione o soltanto perchè ci vogliono bene.
D'inverno
andiamo a trovarli e se non sono nel nostro giardino, dopo pochi minuti
arrivano di corsa a salutarci e a svuotare il loro piatto pieno di cibo adatto
a loro.
Miagolando tranquillamente sembrano intrattenerci finché non andiamo via, fiduciosi ci seguono in tutto ciò che facciamo sempre a debita distanza, difendendo così la loro riservatezza di randagi che noi assecondiamo con affetto.
Miagolando tranquillamente sembrano intrattenerci finché non andiamo via, fiduciosi ci seguono in tutto ciò che facciamo sempre a debita distanza, difendendo così la loro riservatezza di randagi che noi assecondiamo con affetto.