"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)
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martedì 27 gennaio 2015

PASSATI PER UN CAMINO

"Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana"

 
Per non dimenticare...
ma come si fa a dimenticare?*





Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)
Francesco Guccini
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini

Son morto con altri cento
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento

Io chiedo, come può un uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento.

Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana
E ancora ci porta il vento,
E ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.

Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.

*Gam gam Versione di Morricone
 dal film Jona che visse nella balena (1996)
E' un pezzo del Salmo 23 che le maestre ebree deportate facevano cantare ai bambini nei campi di concentramento.

“Gam Gam Gam Ki Elekh
Be Be Ge Tzalmavet
Lo Lo Lo Ira Ra’
Ki Atta’ Imadi’
Ki Atta’ Imadi’
Shivtekha Umishantecha
Hema Hema Inaktamuni'”


Traduzione.

“Anche se andassi
per le valli più buie
di nulla avrei paura
perché tu sei al mio fianco.
Se tu sei al mio fianco
il tuo bastone
il tuo bastone mi dà sicurezza”.

sabato 22 novembre 2014

Sono ancora troppi, purtroppo!

Per un muro che è stato abbattuto ne sono sorti altri.

Il muro abbattuto è quello di Berlino che sicuramente tutti conoscono.

Conosciamo perchè studiati a scuola anche la Muraglia Cinese, ora è il simbolo della grandezza  ed anche fiore all'occhiello del turismo cinese, e il "Vallo di Adriano"o "the Hadrian's Wall", che  ormai , come ha detto un mio amico inglese puro sangue, ora è solo un insieme di pietre.
Ambedue furono eretti  sempre per lo stesso motivo, separare e difendere .

Da venticinque anni quello di Berlino è  una attrazione turistica, un monumento a ricordo di una vergogna perpetrata sui diritti umani, la testimonianza dell'epilogo di una guerra tra le più folli e crudeli.

Gli altri sono tanti, vergognosi e dolorosi, però non sono molto noti. Forse sono nominati solo nei quiz o nei validissimi documentari trasmessi in tv a tarda notte (la cultura soffre di insonnia!).


Una  grande emozione mi assale quando rivedo le foto scattate lì sotto il muro, sempre 
la stessa sensazione di quando l'ho visto la prima volta. 
Sono tra le testimonianze d'autore dello sdegno umano che nel corso degli anni tutto il mondo ha voluto esprimere .
E' la rappresentazione delle emozioni di chi ha sentito l'esigenza di lasciare un messaggio di solidarietà ed una vicinanza a chi veniva segregato e discriminato per stupide e criminose esigenze "politiche" .
Sono riprese dalle due parti del muro. 
Ho scelto le immagini più significative tutte veri capolavori d'arte.

Tutti i diritti sono riservati
Tutti i diritti sono riservati












Tutti i diritti sono riservati

Tutti i diritti sono riservati

 ...e questi non sono anche vergognosi, e chi ne parla?


di questo se ne parla pochissimo, ma fa quotidianamente sempre più vergogna.
Leggete anche qui 

Il muro tra Gerusalemme e Betlemme visto dalla parte palestinese


Il muro | Amal
www.associazioneamal.org 1024 × 768
Centinaia di km di lunghezza, diverse tipologie di costruzione: dalle muraglie ai reticolati; da valli a terrapieni con sistemi di protezione elettronica. Lungo il suo percorso, il muro taglia in due molti
... eppure ci sono sempre,
e io mi chiedo continuamente: "perchè la guerra!"

Ecco un'altra testimonianza d'autore.

E' l'intervista  in cui Lucio Dalla parla di come il muro di Berlino lo ispirò a comporre quel grande successo che è la canzone Futura, 
«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino Est, l'altro di Berlino Ovest che progettano di fare una figlia che si chiamerà Futura.»




Futura
Lucio Dalla

Chissà chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser così seria, rimani
i russi, i russi gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco
dove sono le tue mani
nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani
si muoverà e potrà volare
nuoterà su una stella
come sei bella
e se è una femmina si chiamerà futura.

Il suo nome detto questa notte
mette già paura
sarà diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura
ma non fermarti voglio ancora baciarti
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.

Di più, muoviti più fretta di più, benedetta
più su, nel silenzio tra le nuvole, più su
che si arriva alla luna, si la luna
ma non è bella come te questa luna
è una sottana americana

Allora su mettendoci di fianco,più su
guida tu che sono stanco, più su
in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su
son sicuro che c'e' il sole
ma che sole è un cappello di ghiaccio
questo sole è una catena di ferro
senza amore, amore, amore, amore.

Lento lento adesso batte più lento

ciao, come stai
il tuo cuore lo sento
i tuoi occhi così belli non li ho visti mai
ma adesso non voltarti
voglio ancora guardarti
non girare la testa
dove sono le tue mani

aspettiamo che ritorni la luce

di sentire una voce


aspettiamo senza avere paura,


domani.


giovedì 1 maggio 2014

Festa o commemorazione?



Cuor contento Dio l'aiuta...
... mah!




Sciur padrun da li beli braghi bianchi

Signor padrone dai bei pantaloni bianchi
Canto popolare *

Sciur padrun da li béli braghi bianchi
fora li palanchi fora li palanchi
sciur padrun da li béli braghi bianchi
fora li palanchi ch'anduma a cà
A scüsa sciur padrun sa l'èm fat tribülèr
i era li prèmi volti i era li prèmi volti
a scüsa sciur padrun sa l'èm fat tribülèr
i era li prèmi volti ca 'n saiévum cuma fèr
Prèma al rancaun e po' dopu a 'l sciancàun
e adés ca l'èm tot via e adés ca l'èm tot via
prèma al rancaun e po' dopu a 'l sciancàun
e adés ca l'èm tot via al salutém e po' andèm via
Al nostar sciur padrun l'è bon come 'l bon pan
da stér insëma a l'érsën da stér insëma a l'érsën
al noster sciur padrun l'è bon com'è 'l bon pan
da stér insëma a l'érsën al dis - Fé andèr cal man -
E non va più a mesi e nemmeno a settimane
la va a pochi giorni la va a pochi giorni
e non va più a mesi e nemmeno a settimane
la va a pochi giorni e poi dopo andiamo a cà
E non va più a mesi e nemmeno a settimane
la va a poche ore la va a poche ore
e non va più a mesi e nemmeno a settimane
la va a poche ore e poi dopo andiamo a cà
Incö l'è l'ultim giürën
e adman l'è la partenza
farem la riverenzafarem la riverenza
incö l'è l'ultim giürën
e adman l'è la partenza
farem la riverenza
al noster sciur padrun
E quando al treno a scëffla
i mundèin a la stassion
con la cassiétta in spala
con la cassiétta in spala
e quando al treno a scëffla
i mundèin a la stassion
con la cassiétta in spala
su e giù per i vagon
Quando saremo a casa
dai nostri fidanzati
ci daremo tanti baci
ci daremo tanti baci
quando saremo a casa
dai nostri fidanzati
ci daremo tanti baci
tanti baci in quantità

TRADUZIONE

Signor padrone dai bei pantaloni bianchi
Signor padrone dai bei pantaloni bianchi 
fuori i soldi fuori i soldi
signor padrone dai bei pantaloni bianchi fuori i soldi che andiamo a casa
Scusi signor padrone se l'abbiamo fatto tribolare erano le prime volte
erano le prime volte scusi, signor padrone se l'abbiamo fatto tribolare erano le prime volte e non sapevamo come fare
Prima lo sradicavamo, poi lo strappavamo e adesso che l'abbiamo tolto e adesso che l'abbiamo tolto
prima lo sradicavamo poi lo strappavamo e adesso che l'abbiamo tolto la salutiamo e andiamo via
Il nostro signor padrone è buono come il pane buono stando sopra l'argine, stando sopra l'argine il nostro signor padrone
è buono come il pane buono stando sopra l'argine dice: Fate andare quelle mani
E non va più a mesi e nemmeno a settimane, si va a  pochi giorni si va a pochi giorni
e non si va più a mesi e nemmeno a settimane, si va a pochi giorni e poi dopo andiamo a casa
E non si va più a mesi e nemmeno a settimane, si va a poche ore si va a poche ore
e non si va più a mesi e nemmeno a settimane, si va a poche ore e poi dopo andiamo a casa.
Oggi è l'ultimo giorno e domani è la partenza
faremo la riverenza faremo la riverenza, oggi è l'ultimo giorno e domani è la partenza
faremo la riverenza al nostro signor padrone
Signor padrone dai bei pantaloni bianchi...
E quando il treno fischia, le mondine alla stazione con la cassetta in spalla, con la cassetta in spalla
e quando il treno fischia, le mondine alla stazione, con la cassetta in spalla su e giù per i vagoni...
Quando saremo a casa
dai nostri fidanzati
ci daremo tanti baci
ci daremo tanti baci
quando saremo a casa
dai nostri fidanzati
ci daremo tanti baci
tanti baci in quantità


Il testo e la traduzione li ho reperiti qui al sito http://www.icgonars.it/comuzzo/sciur.htm devo ringraziare gli autori per il loro lavoro accurato