"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)
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martedì 18 marzo 2014

FATHER AND SON





Cari papà,...forse non ci avete mai pensato, ma...
ma ci sono tante piccole attenzioni che noi grandi rivolgiamo ai nostri cuccioli, magari li consideriamo gesti banali e scontati, però sono il cardine su cui ruota la loro vita.
Anche noi ormai diventati grandi, qualche volta ci  siamo sorpresi a dire: "Questo me lo ha insegnato il mio papà", lo abbiamo detto quasi certamente con tanto rimpianto e nostalgia per le manifestazioni di affetto ricevute allora. Certamente non sono state dimenticate ma sicuramente tutti noi sentiamo ancora molto forte il bisogno di quelle "coccole".
Non ho voglia di ripetere quanto ho già detto in un altro post dedicato a quella figura che è sempre impressa nel nostro cuore. Mi devo fermare: rischio di essere patetica, se proprio lo vorreste leggere è qui.
Vi racconto solo quello che mi ha detto poco tempo fa mia figlia.
S. ormai adulta, ma sempre molto affettuosa e piena di premure per il suo papà (anche per la mamma, a dire il vero), nell'allacciarsi le scarpe ha detto: "Vedi, questo me lo ha insegnato papà, tu non eri capace,  come le annodi tu, io non ci riuscivo, lui sapeva farlo meglio, lui sì che mi capiva e mi capisce!"
Sono tornata indietro nel tempo. L'ho rivista piccina, con le scarpette rosa coi lacci come quelle dei "grandi", con suo padre che le insegnava delle manovre per lei molto importanti che sua madre non era capace di insegnarle. Mio marito, lì chino su di lei tutto complice e sorridente, giusto per coinvolgermi scherzosamente,  le aveva detto: "Sì, le mamme, si danno un sacco di arie, ma non capiscono niente!"
Lei aveva aggiunto: "Sono i papà che sanno fare bene le cose!

....e del mio papà cosa posso dire?

Lui sì che sapeva come si legge l'ora!
Avevo appena imparato i numeri, gli stavo intorno e come al solito mi interessavo del suo inseparabile orologio. Una "cipolla da tasca" comprata quasi un secolo fa, col suo primo stipendio,  e da cui non si era mai separato, (e non lo fece mai, fino al giorno in cui dovette separarsi da tutte le cose di questo mondo).
Non mi rispose esprimendosi vagamente e un pochino infastidito come faceva di solito. Forse aveva capito che era arrivato il momento giusto, o anche per accontentarmi finalmente. Con un tono di voce solenne, ma particolarmente dolce che ancora ricordo, con molta calma e chiarezza,  cominciò a spiegarmi il funzionamento del magico strumento.
Ed io questo momento non l'ho mai dimenticato!

Cari papà, mia madre non lo sapeva fare, era sempre molto nervosa per gli innumerevoli compiti e doveri materni a cui badare, d'altro canto,come tutte le mamme e le mogli. Ma voi non perdete questi momenti memorabili, sono tali per loro, vostri cuccioli, ma sono preziosi e impagabili anche per voi!!!

...... e del vostro papà cosa potete dire?


La cipolla come quella del mio papà
 (questa è di http://www.arsantik.com.).

La sua, un' Omega, ha una catena di acciaio.

La custodisco ancora io ed è

 perfettamente funzionante !!





le vendono ancora!!







FATHER AND SON

Father 
It's not time to make a change, 
Just relax, take it easy. 
You're still young, that's your fault, 
There's so much you have to know. 
Find a girl, settle down, 
If you want you can marry. 
Look at me, I am old, but I'm happy. 

I was once like you are now, and I know that it's not easy, 
To be calm when you've found something going on. 
But take your time, think a lot, 
Why, think of everything you've got. 
For you will still be here tomorrow, but your dreams may not. 

Son 
How can I try to explain, when I do he turns away again. 
It's always been the same, same old story.
From the moment I could talk I was ordered to listen. 
Now there's a way and I know that I have to go away. 
I know I have to go. 

Father 
It's not time to make a change, 
Just sit down, take it slowly. 
You're still young, that's your fault, 
There's so much you have to go through. 
Find a girl, settle down, 
if you want you can marry. 
Look at me, I am old, but I'm happy. 

Son 
All the times that I cried, keeping all the things I knew inside, 
It's hard, but it's harder to ignore it. 
If they were right, I'd agree, but it's them you know not me. 
Now there's a way and I know that I have to go away. 
I know I have to go.


PADRE E FIGLIO
TRADUZIONE
di Cle Reveries

Padre 
Non è il momento di fare cambiamenti,
Rilassati, prenditela tranquillamente. 
Sei ancora giovane, questa è la tua colpa, 
C'è ancora tantissimo che devi sapere, 
Trova una ragazza, metti su casa, 
Se vuoi puoi sposarti. 
Guarda me, sono vecchio, ma sono felice 

Un tempo ero come  sei ora tu, e so che non è facile, 
Stare calmi quando si trova qualcosa da fare
Ma prendi tempo, pensaci molto 
Perchè? pensa a tutto quel che hai avuto. 
Per te sarà ancora qui il tuo domani, ma forse non i tuoi sogni 

Figlio 
Come posso provare a spiegarglielo?
Quando lo faccio lui se ne va di nuovo da un'altra parte 
Ed è sempre stato così. 
La stessa vecchia storia 
Dal momento in cui ho cominciato a parlare mi è stato ordinato di ascoltare
Ora che c'è una opportunità, io so che devo andarmene 
Io so che devo andare 

Padre 
Non è il momento di fare cambiamenti,
Solo sietidi, prenditela con calma
Sei ancora giovane, è questo il tuo problema 
C'è così tanto su cui devi riflettere 
Trova una ragazza, metti su casa,
Se vuoi puoi sposarti 
Guarda me, sono vecchio, ma sono felice 

Figlio
Tutte le volte che ho pianto, tenendomi dentro tutto quello che sapevo
Ed è duro, ma è più duro ignorarlo
Se fosse stato giusto, io sarei stato d'accordo, ma tu lo sai non lo era per me.  
Ora che c'è una opportunità, io so che devo andarmene 
Io so che devo andare. 



martedì 11 marzo 2014

Marzo

... ormai ne abbiamo sentite e lette tante su questo mese che fa pensare alla noia invernale e alla allegra profumata bellezza primaverile.
Io vi propongo questa rarità, una poesia del 1892 di Salvatore Di Giacomo.

Sono meteoropatica e questo tempo così pazzo non mi aiuta molto a scacciare malinconia e tristezza, così mi sono affidata alla terapia del surfing. So che funziona sempre, anche questa volta ha funzionato.
Mi sono sentita inondare da tanti ricordi belli ma così lontani nel tempo, evocatori di fatti e persone che ormai non ci sono più da moltissimi anni.
Il frastuono di un violento temporale a cui era seguita una pioggia sempre più incalzante che improvvisamente diveniva calma e tranquillizzante, mi hanno fatto venire in mente i versi che da bambina quando c'era un acquazzone recitava la mia "nonna Peppenella", una signora napoletana che consideravo mia nonna, mi ha insegnato la "lingua napoletana" e a parlarla correttamente come prima lingua. Passavo molto tempo con lei, era molto affettuosa e colta e da lei ho appreso tantissimo.
Ho digitato quei versi venuti da così lontano.
Così, "Marzo: nu poco chiove e n’atu ppoco stracqua…", i versi che sapevo fossero di un classico napoletano d'autore erano lì, e ho trovato....anzi ho scoperto, l'esistenza di una canzone d'amore,"Catarì", un pezzo storico del musicista Pasquale Mario Costa del1892 con le parole che sono i bei versi del poeta Salvatore Di Giacomo, "Marzo". 
E sono stati tradotti nientemeno che da.... Pier Paolo Pasolini.




CATARI’

di M Costa - S. Di Giacomo

Marzo: nu poco chiove
e n’atu ppoco stracqua…
Torna a chiovere, schiove…
ride ‘o sole cu ll’acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera…
Mo, do vierno, ‘e ttempeste,
mo, n’aria ‘e primmavera…

N’auciello freddigliuso,
aspetta ch’esce ‘o sole…
‘Ncoppo tturreno ‘nfuso,
suspirano ‘e vviole…

Catarí’, che vuó’ cchiù?
‘Ntiénneme core mio:
Marzo, tu ‘o ssaje, si’ tu…
e st’auciello, song io



Marzo

traduzione di Pier Paolo Pasolini

“Marzo: un po’ piove 
e dopo un po’ cessa di piovere: 
torna a piovere, spiove,
ride il sole con l’acqua.

Ora un cielo celeste,
ora un’aria cupa e nera: 
ora le tempeste dell’inverno,
ora un’aria di primavera.

Un uccello freddoloso
attende che esca il sole: 
sopra il terreno bagnato 
sospirano le viole…

Caterina!…Che vuoi di più? 
Cerca di capirmi, cuore mio!
Marzo, lo sai, sei tu, 
e quest’uccello sono io”.

venerdì 14 febbraio 2014

Solo una vecchia antica canzone ?

Per me è una bellissima poesia d'amore che sembra sia stata composta per la festa di San Valentino
Ha la dolcezza di un "valentine" potrebbe essere una testimonianza d'amore. Tutte le volte che la sento ricordo i volti a me cari nell'espressione angelica di chi dorme tranquillamente.



Quando leggerete il testo mi darete ragione. Non è passione smodata, ardente e irrazionale, ma la sintesi delle emozioni che ci prendono quando siamo vicini alla persona amata, che siano i nostri bambini o la nostra amata"metà". Ciò è valido tranne per due versi, che accennano convelato pudore, ad una vera passione ardente, "mme mettono, 'int' 'o core, mille male penziere"
La melodia vi farà sognare portandovi in alto con voli celestiali, per poi atterrare nell'incanto di una natura tutta intrisa di poesia, in quel giardino illuminato dal sole delicato dell'alba, nel profumo delle rose e nell'incanto della carezza gentile del vento.
Almeno a me fa questo effetto.

"I' Te Vurria Vasa'
(RUSSO - DI CAPUA)
« Ah! Che bell'aria fresca...
Ch'addore 'e malvarosa...


E tu durmenno staje,
'ncopp'a sti ffronne 'e rosa!
'O sole, a poco a poco,
pe' stu ciardino sponta...
'o viento passa e vasa
stu ricciulillo 'nfronte!

I' te vurría vasá...
I' te vurría vasá...
ma 'o core nun mmo ddice
'e te scetá...
'e te scetá!...
I' mme vurría addurmí...
I' mme vurría addurmí...
vicino ô sciato tujo,
n'ora pur'i'...
n'ora pur'i'!...


Tu duorme oje Rosa mia...
e duorme a suonno chino,
mentr'io guardo, 'ncantato,
stu musso curallino...
E chesti ccarne fresche,
e chesti ttrezze nere,
mme mettono, 'into core,
mille male penziere!


I' te vurría vasá...
I' te vurría vasá...
ma 'o core nun mmo ddice
'e te scetá...
'e te scetá!...
I' mme vurría addurmí...
I' mme vurría addurmí...
vicino ô sciato tujo,
n'ora pur'i'...
n'ora pur'i'!...


Sento stu core tujo
ca sbatte comm'a ll'onne!
Durmenno, angelo mio,
chisà tu a chi te suonne...
'A gelusia turmenta
stu core mio malato:
Te suonne a me?...Dimméllo!
O pure suonne a n'ato?

I' te vurría vasá...
I' te vurría vasá...
ma 'o core nun mmo ddice
'e te scetá...
'e te scetá!...
I' mme vurría addurmí...
I' mme vurría addurmí...
vicino ô sciato tujo,
n'ora pur'i'...
n'ora pur'i'!...

.................................................................................
Io  vorrei baciartiTraduzione di Cle Reveries

 Ah! Che bell'aria fresca...
Che profumo di malvarosa...

E tu  dormì
Su questi petali di rosa
Il sole pian piano,
da questo giardino spunta ...
il vento passa e bacia
questo ricciolino sulla tua fronte!

Vorrei baciarti
Io vorrei baciarti
Ma 
il cuore non mi dice
di svegliarti,
di svegliarti.
Vorrei addormentarmi,
Io vorrei addormentarmi
vicino al tuo respiro
 un'ora anch'io 
un'ora anch'io 

 Oh Rosa mia t
u dormi
e dormi un sonno profondo
mentre io guardo incantato
queste labbra di corallo
e questo fresco incarnato
e queste trecce nere
mi mettono nel cuore
mille cattivi pensieri.


Vorrei baciarti
Io vorrei baciarti
Ma 
 non me lo dice il cuore
di svegliarti,
di svegliarti

Vorrei addormentarmi,
Io vorrei addormentarmi
vicino al tuo respiro
 un'ora anch'io 
un'ora anch'io 
un'ora anch'io
un'ora anch'io

Sento questo tuo cuore
che batte come le onde
Dormi, angelo mio
chi sa chi sogni,
la gelosia tormenta
questo mio cuore malato
Sogni me? Dimmelo!
Oppure sogni un altro?

Vorrei baciarti,
Io vorrei baciarti

Ma  non me lo dice il cuore
di svegliarti,
di svegliarti

Vorrei addormentarmi,
Io vorrei addormentarmi
vicino al tuo respiro
un'ora anch'io 
un'ora anch'io 
un'ora anch'io
un'ora anch'io ...

mercoledì 15 gennaio 2014

LE PAROLE

... con le parole si oltrepassa la soglia del proprio animo.

 "O Signore, poni guardia alla mia bocca;
 Guarda l’uscio delle mie labbra" (Salmi 141:3)
... perchè è bello ascoltare parole semplici, sincere e rassicuranti come queste, dette in una vecchia canzone di Pat Boone, "Words" un grande successo degli anni sessanta.

Words
Words are easy to be spoken
I know that and so do you
But when I said I love you, darling
Every word of it was true

Fancy words, I never use them
Since I met you from the start
Plain old simple words are better
They come directly from the heart

When I take your hand forever
All the chapel bells will chime
Woah, we will say I do together
And with these words
I'll make you mine
(With these words)


LE PAROLE
Traduzione (Cle Reveries)

Le parole sono facili da pronunciare
Lo so, e anche tu lo sai
Ma quando ti ho detto che ti amo, tesoro
Ogni parola era vera.

Le parole inventate, non le ho usate mai
Dall'inizio, dal momento che ti ho incontrato,
Sono meglio le vecchie e semplici parole
Scaturiscono direttamente dal cuore.

Quando prenderò la tua mano per sempre
Tutte le campane della chiesa si metteranno a suonare
Woah, diremo 
 insieme "Sì, lo faremo"
E con queste parole
Ti farò mia
(Con queste parole)

mercoledì 16 ottobre 2013

16 ottobre




http://clereveries.blogspot.it

oggi
di  Mari 
Anni di vita insieme 

anni del nostro noi

che ha preso vita

e dato vita

anni con te

anni con me

oggi


"...cercando di migliorare sempre!"
... e ogni giorno una nuova vita, sempre più bella e completa !!!!









giovedì 30 maggio 2013

BELLA .... CIAO !

Sarai sempre indimenticabile esempio di coerenza e sensibilità....
...e....
 immenso senso umano.

Una donna completa, unica in tutte le tappe della vita!
Per la tua coerenza e unica fede
GRAZIE !




.....addio FRANCA ....
SEI ANCORA e SARAI SEMPRE GRANDISSIMA...
GRAZIE


lunedì 20 maggio 2013

UN ANNO DOPO, dedicato agli amici blogger emiliani scomparsi dalla rete.

Mi mancano tanto.
Non conosco le loro fattezze umane, ma so come si muove il loro cuore e la loro anima.
Non li incontro più da un anno.
Hanno tenuto duro per un po', e poi non li ho rivisti più.
Comunque so che si danno da fare e hanno ben altro a cui pensare.
Cliccare qui per continuare
Normalmente non perdo facilmente la speranza, e in questo caso non mi abbandona l'idea di vedere i loro blog animarsi come una volta. Non smetto di visitarli e anche se sembro un po' folle ogni tanto lascio una testimonianza del mio passaggio.
Lo faccio specialmente per il mio amico Max  @http://grigionebbia.blogspot.it/che proprio un anno fa postava così (http://grigionebbia.blogspot.it/2012/05/flash.html):

20.5.12


Flash

Quanta paura.
Terrore allo stato puro.
Non so, io vivo al terzo piano e la scossa l’ho sentita eccome. 
Stavo dormendo: all’improvviso un boato fortissimo, il primo pensiero che un treno fosse deragliato ed avesse colpito il palazzo.
Tutto in casa si muoveva: televisore, suppellettili, tutti gli oggetti, mobili, tutto.
Svegliarsi così, col cuore in gola dal terrore è stata la più brutta esperienza vissuta finora nella mia vita. E' inenarrabile quanto possano essere lunghi 20 secondi. Sentirsi prima impotenti, poi vulnerabili sopravvissuti.
Riabbraccio tutti quelli che mi esprimono conforto. E, consentitemi, piena solidarietà a tutti i miei conterranei che, come me, hanno vissuto questa brutta esperienza. Le facce per strada erano ovviamente sconvolte: visi lividi, persino lineamenti stravolti dal terrore.
Ed un pensiero particolare ai lavoratori che hanno perso la vita durante il lavoro.

ore 19.20: Vi abbraccio tutti. E' una situazione assurda: sono qui in condizione da zombie, ogni tanto si sente qualche strano movimento, la giornata è oltretutto piovosa, come se non bastasse ci sono dei deficienti che spargono voci incontrollate, Vigili del Fuoco e Protezione Civile si stanno facendo in quattro contando che la zona ovest (quella che va verso Bondeno, Cento, Finale Emilia, per spiegarmi) è anche quella con un tessuto produttivo più significativo, e lì i danni sono ingenti. In città c'è il terrore, mascherato spesso da voglia di normalità, di tranquillità: ma quella ce la si gioca, in queste circostanze. Si infrange sul primo calcinaccio che incontri per strada.
Perchè poi basta un rumore di quello del piano di sopra che sposta la sedia a farti sobbalzare.
Parafrasando Dylan, "A hard night is gonna fall".

Per Paolo: la "tua" Copparo non sembra avere grossi danni materiali, ma la paura scava a fondo nel morale.

Non so se Max leggerà il mio post, ma voglio aggiungere a quello che noi amici gli abbiamo già detto, rinnovare la mia ammirazione per lui e per tutta la gente che ha visto tremare la terra e crollare tutto intorno, ma ha saputo reagire con forza e grande fiducia nelle proprie risorse e una instancabile tenacia.


Io ti sono, e vi sono, vicina col cuore

"Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot,
And days o’ lang syne!"

sabato 20 aprile 2013

"CORE ANALFABETA"




da Google Immagini qui

Stu core analfabbeta
tu lle purtat a scola,
e s'è mparat a scrivere,
e s'è mparat a lleggere
sultanto na parola:

"Ammore" e niente cchiù.



  
 ehh sì, correva l'anno 1969     
quando il mio cuore ha
 imparato  a leggere.


Core analfabbeta

Dal film "Siamo Uomini o Caporali"
Versi e musica di Antonio De Curtis in arte Totò



Stu core analfabbeta 
tu lle purtat a scola
e se mparat a scrivere,
e se mparat a lleggere
sultanto 'na parola:
Ammore
e niente cchiu'


Ammore,
ammore mio si tu, femmena amata.

Passione, 
passione ca a sta vita daie calore. 
Quann te vas a vocca avvellutata,
chistu vellut m'accarezza 'o core,

stu core, ca tu pa' man lle purtat a scola,
e se mparat a scrivere,
e se mparat a legger...

Ammore e niente cchiu'. 

Stu core analfabbeta
mo soffre e se ne more 
penzann ca si femmena 
e te putesse perdere 
e perdere ll'ammore 
ca lle mparat tu. 
Giùrem ancora ca tu si mia 
primma ca me ne moro 'e gelusia. 

Passione, 
suspir 'o core mio femmena amata, 
tu lle mparat a scrivere, 
tu lle mparat a leggere... 

Ammore e niente cchiu'. 



Bei versi, vero?

Meritano una traduzione italiana, non tutti conoscono il napoletano.

Eccola:

Cuore Analfabeta
(tradotta da Cle Reveries)

Questo cuore analfabeta
tu lo hai portato a scuola
e ha imparato a scrivere,

e ha imparato a leggere
soltanto una parola:
Amore
e niente più.

Amore,
amore mio sei tu, donna amata.
Passione,
passione che dai calore a questa vita. 
Quando ti bacio la bocca vellutata,
questo velluto mi accarezza il cuore,
questo cuore, che tu hai portato a scuola per mano
e ha imparato a scrivere
e ha imparato a leggere...

Amore e niente più.


Questo cuore analfabeta
ora soffre e muore
al pensiero che sei donna
e ti potrebbe perdere
e perdere l'amore
che gli hai insegnato tu. 

Giurami ancora che tu sei mia,
prima che io muoia di gelosia.

Passione,
donna amata, sospira il cuore mio,
tu gli hai insegnato a scrivere,
tu gli hai insegnato a leggere...

Amore e niente più

Ho ricercato un po', ma ne è valsa la pena.
Guardate cosa ho trovato:

giovedì 7 marzo 2013

ONE DAY, WE'LL BE....

Promemoria: ricorrenza 8 marzo


One day baby, we’ll be old
Un giorno bambina, saremo vecchi
And think of all the stories that we could have told.
E penseremo a tutte le storie che avremmo potuto dire
Asaf Avidan - One Day
 (Reckoning Song)

ONE DAY  (Reckoning Song)
UN GIORNO (Canzone confidenziale)

No more tears, my heart is dry
Non ho più lacrime, il mio cuore è arido
I don’t laugh and I don’t cry

Non rido e non piango
I don’t think about you all the time

Non penso a te tutto il tempo
But when I do – I wonder why

Ma quando lo faccio – Mi chiedo perché

You have to go out of my door

Devi uscire dalla mia porta
And leave just like you did before
Ed andar via proprio come hai fatto prima
I know I said that I was sure
So di aver detto che ero sicuro
But rich men can’t imagine poor.
Ma i ricchi non sanno immaginare la povertà.

One day baby, we’ll be old

Un giorno piccola, saremo vecchi

Oh baby, we’ll be old
Oh piccola, saremo vecchi

And think about the stories that we could have told
E penseremo alle storie che avremmo potuto dire

Little me and little you

Piccolo io e piccola tu
Kept doing all the things they do
Abbiamo continuato a fare tutte le cose che si fanno
They never really think it through
Non si è mai veramente creduto fosse possibile
Like I can never think you’re true
Come io non potrò mai pensare che tu fossi vera

Here I go again – the blame

Torno dinuovo qui – il biasimo
The guilt, the pain, the hurt, the shame
Il senso di colpa, il dolore, la vergogna
The founding fathers of our plane
I padri fondatori del nostro progetto
That’s stuck in heavy clouds of rain.
Che è bloccato nelle nuvole piene di pioggia.

One day baby, we’ll be old

Un giorno bambina, saremo vecchi
Oh baby, we’ll be old
Oh bambina, saremo vecchi
And think of all the stories that we could have told.
E penseremo a tutte le storie che avremmo potuto dire




(Leggere anche questo, è bello saperne di più)