REVERIES: VIOLENCE AGAINST WOMEN:
ABBIAMO PROPRIO BISOGNO DI RIBADIRLO ?
"rascel
«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)
mercoledì 25 novembre 2015
lunedì 14 settembre 2015
Auguri a tutti voi che intraprendente un nuovo anno scolastico
... "Si dolce e sì gradita quand'è com'or la vita?" Wishes
Di cuore e con molta nostalgia.
Auguri a tutti!
venerdì 11 settembre 2015
giovedì 3 settembre 2015
Settembre
Devo chiedervi scusa per avervi trascurato.
Sono di ritorno...
Settembre è il mio mese preferito perciò vi dedico questo fantastico September morn e vi auguro
Uno splendido mese di settembre!
mercoledì 18 febbraio 2015
Le cose e l'economia dei materiali: i prodotti elettronici.
"Oltre a conoscere l'esistenza di tutto quello che è messo a nostra disposizione dalla tecnologia moderna per aiutarci e facilitare la nostra vita piena di progresso, sappiamo tutti cosa farne quando non ci serviranno più?"
Questo lo scrivevo nel post del 20 giugno 2014 "Le cose e l'economia dei materiali". Continuo a chiedermelo.
Senza alcun dubbio è un tema sempre attuale che ha interessato e continua ad interessare molti. Più di quattromila duecento visitazioni per questo post è un numero molto significativo per me che sono una blogger per caso.
Molti e interessanti sono stati i commenti, a volte anche incoraggianti.
Lo smaltimento dei rifiuti con la raccolta differenziata anche se con qualche difficoltà sta modificando le nostre abitudini. Ci sta responsabilizzando educandoci ad affrontare un mondo futuro diverso.
Si va verso una accurata raccolta differenziata dei rifiuti domestici ma forse si deve fare ancora molto per i rifiuti ingombranti la cui raccolta è sempre molto avventurosa e sul loro smaltimento non c'è molta chiarezza.
Annie Leonard, che ringraziamo, ci da' il suo parere illuminandoci sui prodotti elettronici.
Questo lo scrivevo nel post del 20 giugno 2014 "Le cose e l'economia dei materiali". Continuo a chiedermelo.
Senza alcun dubbio è un tema sempre attuale che ha interessato e continua ad interessare molti. Più di quattromila duecento visitazioni per questo post è un numero molto significativo per me che sono una blogger per caso.
Molti e interessanti sono stati i commenti, a volte anche incoraggianti.
Lo smaltimento dei rifiuti con la raccolta differenziata anche se con qualche difficoltà sta modificando le nostre abitudini. Ci sta responsabilizzando educandoci ad affrontare un mondo futuro diverso.
Si va verso una accurata raccolta differenziata dei rifiuti domestici ma forse si deve fare ancora molto per i rifiuti ingombranti la cui raccolta è sempre molto avventurosa e sul loro smaltimento non c'è molta chiarezza.
Annie Leonard, che ringraziamo, ci da' il suo parere illuminandoci sui prodotti elettronici.
martedì 27 gennaio 2015
PASSATI PER UN CAMINO
"Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana"
Per non dimenticare...
ma come si fa a dimenticare?*
Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)
Francesco Guccini
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini
Son morto con altri cento
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento
Io chiedo, come può un uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana
E ancora ci porta il vento,
E ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.
*Gam gam Versione di Morricone
dal film Jona che visse nella balena (1996)
E' un pezzo del Salmo 23 che le maestre ebree deportate facevano cantare ai bambini nei campi di concentramento.
“Gam Gam Gam Ki Elekh
Be Be Ge Tzalmavet
Lo Lo Lo Ira Ra’
Ki Atta’ Imadi’
Ki Atta’ Imadi’
Shivtekha Umishantecha
Hema Hema Inaktamuni'”
Traduzione.
“Anche se andassi
per le valli più buie
di nulla avrei paura
perché tu sei al mio fianco.
Se tu sei al mio fianco
il tuo bastone
il tuo bastone mi dà sicurezza”.
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana"
Per non dimenticare...
ma come si fa a dimenticare?*
Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)
Francesco Guccini
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini
Son morto con altri cento
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento
Io chiedo, come può un uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana
E ancora ci porta il vento,
E ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà,
E il vento si poserà.
*Gam gam Versione di Morricone
dal film Jona che visse nella balena (1996)
E' un pezzo del Salmo 23 che le maestre ebree deportate facevano cantare ai bambini nei campi di concentramento.
“Gam Gam Gam Ki Elekh
Be Be Ge Tzalmavet
Lo Lo Lo Ira Ra’
Ki Atta’ Imadi’
Ki Atta’ Imadi’
Shivtekha Umishantecha
Hema Hema Inaktamuni'”
Traduzione.
“Anche se andassi
per le valli più buie
di nulla avrei paura
perché tu sei al mio fianco.
Se tu sei al mio fianco
il tuo bastone
il tuo bastone mi dà sicurezza”.
sabato 10 gennaio 2015
Non serve aver paura
... io non ho paura
|
come canta Fiorella Mannoia
IO NON HO PAURA
di Cesare Chiodo, Antonio Iammarino e Bungaro
Ci penso da lontano da un altro mare un'altra casa che non sai
La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione
Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po'
Per chi ha l' anima tagliata l'amore è sangue, futuro e coraggio
A volte sogni di navigare su campi di grano
E nei ritorni quella bellezza resta in una mano
E adesso che non rispondi fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero
E tu da li mi sentirai se grido
Io non ho paura
Il tempo non ti aspetta
Ferisce questa terra dolce e diffidente
Ed ho imparato a comprendere l'indifferenza che ti cammina accanto
Ma le ho riconosciute in tanti occhi le mie stesse paure
Ed aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti
Matura il frutto e il tuo dolore non farà più male e adesso alza lo sguardo
Difendi con l'amore il tuo passato
Ed io da qui ti sentirò vicino
Io non ho paura
E poi lasciarti da lontano rinunciare anche ad amare come se l'amore fosse clandestino
Fermare gli occhi un istante e poi sparare in mezzo al cielo il tuo destino
Per ogni sogno calpestato ogni volta che hai creduto in quel sudore che ora bagna la tua schiena
Abbraccia questo vento e sentirai che il mio respiro è più sereno
Ed aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti
Matura il frutto e il tuo dolore non farà più male e adesso alza lo sguardo
Difendi con l'amore il tuo passato
Ed io da qui ti sentirò vicino
Io non ho paura
E poi lasciarti da lontano rinunciare anche ad amare come se l'amore fosse clandestino
Fermare gli occhi un istante e poi sparare in mezzo al cielo il tuo destino
Per ogni sogno calpestato ogni volta che hai creduto in quel sudore che ora bagna la tua schiena
Abbraccia questo vento e sentirai che il mio respiro è più sereno
Io non ho paura
Di quello che non so capire
Io non ho paura
Di quello che non puoi vedere
Io non ho paura
Di quello che non so spiegare
Di quello che ci cambierà
lunedì 5 gennaio 2015
... non è stato solo grande
...ma per me Pino Daniele è ancora anche un forte legame con la mia terra.
Lui un vero Napoletano, semplicemente il continuatore della grande tradizione napoletana che ha riempito il mondo di emozioni e sentimenti veri, niente sdolcinatezze o fiumi di lacrime però.
ora so dire una cosa sola di lui: era bravissimo.
ora so dire una cosa sola di lui: era bravissimo.
Attingo da Wikipedia:
" È stato uno dei musicisti italiani più conosciuti nel mondo; nel 1980 ha fatto da apri pista al concerto milanese di Bob Marley, ha suonato a Cuba e all'Olympia di Parigi, con artisti dal calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins. Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny, nonché con gli Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea, mentre nel 1990 era stato ospite di Claudio Baglioni nell'album Oltre.".....
Tra i suoi tantissimi capolavori "Napul'è" è la "mia canzone", quella che mi rinnova nostalgia, amore, tanta rabbia e tanta vicinanza.
Mi dona sempre emozioni, mi coinvolge tanto, mi fa ritornare in quella terra e tra quella gente che lui amava tanto, la mia terra ora così lontana da me.
La musica è unica, è la colonna sonora di un sogno.(Se vi va rileggete questo mio vecchio post, vi dirà il perchè della mia grandissima ammirazione per Pino Daniele)
Napule è
di Pino DanieleNapule è mille culure
Napule è mille paure
ca saglie chianu chianu
e tu sai ca’ nun si sule
Napule è nu sole amare
Napule è addore e’ mare
Napule è na’ carta sporca e nisciuno
se ne 'mporta e
ognun aspetta a’ sciorta
Napule è na’ cammenata
int’ e viche miezz all’ate
Napule è tutto nu suonn
e a’ sape tutto o’ munn ma
nun sanno a’ verità.
Napule è mille culure
Napule è mille paure
Napule è nu sole amare
Napule è addore e’ mare
Napule è nu sole amare
Napule è addore e’ mare
Napule è na’ carta sporca
e nisciun se ne 'mporta e
Napule è na’ cammenata
(traduzione di Cle Reveries)
Napoli è mille colori
Napoli è mille paure
Napoli è la voce dei bambini
che sale piano piano
e tu sai che non sei solo
Napoli è un sole amaro
Napoli è un odore di mare
Napoli è una carta sporca
e nisciun se ne 'mporta e
Napule è na’ cammenata
int’ e viche mieze all’ate
Napule è nu sole amare
Napule è addore e’ mare
Napule è tutto nu suonn e a’ sape tutto o’ munn
ma nun sann a’ verità.
Napoli èNapule è nu sole amare
Napule è addore e’ mare
Napule è tutto nu suonn e a’ sape tutto o’ munn
ma nun sann a’ verità.
(traduzione di Cle Reveries)
Napoli è mille colori
Napoli è mille paure
Napoli è la voce dei bambini
che sale piano piano
e tu sai che non sei solo
Napoli è un sole amaro
Napoli è un odore di mare
Napoli è una carta sporca
e nessuno se ne importa
ed ognuno aspetta la buona sorte (fortuna)
Napoli è una passeggiata
nei vicoli tra gli altri
Napoli è tutto un sogno e la conosce tutto il mondo
ma non sa la verità
Napoli è mille colori…
ed ognuno aspetta la buona sorte (fortuna)
Napoli è una passeggiata
nei vicoli tra gli altri
Napoli è tutto un sogno e la conosce tutto il mondo
ma non sa la verità
Napoli è mille colori…
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