Quanta paura.
Terrore allo stato puro.
Non so, io vivo al terzo piano e la scossa l’ho sentita eccome.
Stavo dormendo: all’improvviso un boato fortissimo, il primo pensiero che un treno fosse deragliato ed avesse colpito il palazzo.
Tutto in casa si muoveva: televisore, suppellettili, tutti gli oggetti, mobili, tutto.
Svegliarsi così, col cuore in gola dal terrore è stata la più brutta esperienza vissuta finora nella mia vita. E' inenarrabile quanto possano essere lunghi 20 secondi. Sentirsi prima impotenti, poi vulnerabili sopravvissuti.
Riabbraccio tutti quelli che mi esprimono conforto. E, consentitemi, piena solidarietà a tutti i miei conterranei che, come me, hanno vissuto questa brutta esperienza. Le facce per strada erano ovviamente sconvolte: visi lividi, persino lineamenti stravolti dal terrore.
Ed un pensiero particolare ai lavoratori che hanno perso la vita durante il lavoro.
ore 19.20: Vi abbraccio tutti. E' una situazione assurda: sono qui in condizione da zombie, ogni tanto si sente qualche strano movimento, la giornata è oltretutto piovosa, come se non bastasse ci sono dei deficienti che spargono voci incontrollate, Vigili del Fuoco e Protezione Civile si stanno facendo in quattro contando che la zona ovest (quella che va verso Bondeno, Cento, Finale Emilia, per spiegarmi) è anche quella con un tessuto produttivo più significativo, e lì i danni sono ingenti. In città c'è il terrore, mascherato spesso da voglia di normalità, di tranquillità: ma quella ce la si gioca, in queste circostanze. Si infrange sul primo calcinaccio che incontri per strada.
Perchè poi basta un rumore di quello del piano di sopra che sposta la sedia a farti sobbalzare.
Parafrasando Dylan, "A hard night is gonna fall".
Per Paolo: la "tua" Copparo non sembra avere grossi danni materiali, ma la paura scava a fondo nel morale.