... io la ricordo cantata da una carissima nonnina che da bambina piccolissima avevo adottata con reciproco amore e coccole, ma anche così come nel video dalla voce del grandissimo Paolo Poli, ... poi la ricordo cantata dalle vocette dei miei figli, ... aspetto di ascoltarla nella versione 2000 dalla vocetta della mia nipotina Non è un esempio di Italian Evergreen?
... questo sarà difficile dimenticarlo. "Remember me..."
Immaginr da Google
...ah, mi è stato appena regalato anche questo. ...aah ah, è da parte di una persona speciale, anzi specialissima, ... mi piace, the wrap is luxurious, ha tutto il fascino della sorpresa...
e poi....
huuu hu, è una vera squisitezza!
... lo scarto lentamente, i bei regali mi emozionano moltissimo...
Vero che è bellissimo? Mi ha fatto proprio commuovere...
ah ecco, c'è anche il testo e la traduzione,
bene, così si fa un po' di allegro caraoche tutti insieme.
Zoe Jane
Writer(s): LEWIS, AARRON / MUSHOK, MICHAEL / WYSOCKI, JONATHAN / APRIL, JOHN Well I want you to notice To notice when I'm not around To notice your eyes see straight through me And speak to me without a sound
[Chorus] I wanna hold you Protect you from all of the things I've already endured And I wanna show you Show you all the things that this life has in Store for you And I'll always love you The way that a father should love his daughter
When I woke up this morning I cried as I walked to the door I cried about how long I'll be away for I cried about leaving you all alone
[Chorus]Sweet Zoe Jane Sweet Zoe Jane
So I wanted to say this 'Cause I wouldn't know where to begin To explain to you what I have been through To explain where your daddy has been
[Chorus]Sweet Zoe Jane Sweet Zoe Jane
Oh, amazing!!!
Thank you, honey, I know, for you I'm the kid at home,
but you may never be a father, my beloved girl!!!
Mmm... sorry, I think you are right, parents are always simply parents!!!
You are really great, my darling!!!
Zoe Jane Be’, voglio che tu noti Che tu noti quando non sono in giro E so che i tuoi occhi vedono proprio attraverso di me E mi parli senza un suono
Voglio stringerti, proteggerti da tutte le cose che ho già sopportato Voglio mostrarti Mostrarti tutte le cose che la vita riserva da parte per te Ti amerò sempre Nella maniera in cui un padre dovrebbe amare sua figlia
Quando sono uscito stamani Ho pianto mentre camminavo verso la porta Ho pianto per tutto il tempo che sarei stato via Ho pianto perché ti stavo lasciando tutta sola
RIT.Dolce Zoe Jane Dolce Zoe Jane
Cosi volevo dire questo Perchè non sapevo da dove cominciare A spiegarti cosa ho passato A spiegarti dove è stato il tuo papà
... penso che tutti abbiamo bisogno di ritrovarci, abbiamo bisogno di sentirci ascoltati, per poi riflettere sul valore dei doni che abbiamo a nostra disposizione e non ce ne accorgiamo nemmeno.
Devo ringraziare la mia cara amica Anita Johnson che postando questo video mi ha regalato un bellissimo momento di calma e l'opportunità di riflettere e ringraziare per quello che ho.
Io lo regalo a voi.
.... e se dopo si ascolta questo canto di riflessione con un testo che invita a guardarsi intorno per ritornare alla realtà umana. Ammetteremo che abbiamo veramente tanto, ma difficilmente lo notiamo, perciò Gli dobbiamo dire grazie!
.... e dopo aver sentito questo Louis Amstrong esclamerete: "What A wonderful World!" Sì, Il Mondo E' Meraviglioso!!!
.... e aggiungo questo video raccomandato dal mio amico Wolfgost che è molto suggestivo. La canzone, I Feel You, ha un ritmo che sembra il battito dell’esistenza di Chi abbiamo dentro di noi e che sentiamo vivo. Molto interessante e molto eloquente è tutto il post, riflessione e commento di questa bellissima canzone.
Questa è una domanda che mi sono posta osservando gli atteggiamenti di chi, vincendo anche il naturale buon senso, dà libero sfogo a manifestazioni superstiziose con gesti scaramantici di ogni tipo. I segni di croce di calciatori che entrano in campo, o di attori dietro le quinte prima di entrare in scena, di studenti prima di sedersi per un esame, e tantissimi altri, per non parlare di altri gesti non proprio eleganti e civili, sono a dir poco molto imbarazzanti. "Non è Vero ....ma ci credo" la commedia di Peppino de Filippo del 1942 ci dice molto su quanto sia difficile vivere da superstiziosi. Ecco la sintesi fatta daGiulio Cobham "La superstizione del commendator Gervasio Savastano non conosce limite nè pazienza. Corna facendo e rifacendo, tutto sembra congiurare contro dfi lui e i suoi affari: i venerdì, i gatti neri, quello iettatore patentato del ragionier Malvurio annidato tra i suoi dipendenti. Savastano non sa più che fare, o forse sì: licenzia Malvurio e mette al suo posto Sammaria, uno che dalla sua ha... una gobba che promette ogni bene e fortuna. E infatti: basta solo guardarla ed ecco che affari e finanze ripartono a gonfie vele. Sammaria si rivela un vero toccasana per la vita di Savastano, ma potrà toccarne anche alla figlia? E se i futuri nipotini nascessero con la gobba? "
Qui la storiella Zen ci spiega meglio l'essenza della superstizione.
La superstizione è nata con l'uomo. I riti propiziatori e le pratiche magiche erano note e molto diffuse nei tempi remoti e si perdono nella notte dei tempi. In questo video si ricorda come la superstizione e la malvagità umana nei secoli abbia ignobilmente strumentalizzato il simpatico e affettuosissimo amico dell'uomo, il gatto nero .
Io lo considero così, un "Ange Gardien", un vero "Angelo Custode"
un caro e tenero amico a cui ci affidiamo. Guardate anche questo video, molto significativo riscatta il gatto nero in maniera eccellente, non è vero?
« Era già l'ora che volge il disìo ai navicanti e 'ntenerisce il core lo dì c'han detto ai dolci amici addio » (Dante Alighieri, Divina Commedia - Purgatorio Canto VIII)
Questi versi del nostro Sommo Poeta mi hanno rivelato il significato della parola portoghese saudade e ne ho inteso così il senso. Tutto l'insieme dei sentimenti che si riaffacciano in chi ha abbandonato la sua casa e che inteneriscono il cuore di chi impavido con coraggio ha lasciato il calore della sua casa è in portoghese saudade. La parola saudade non ha traduzione, nè in italiano e nè in nessun'altra lingua. Parole come nostalgia, rimpianto, malinconia possono solo avvicinarsi al suo vero significato, non hanno la forza emotiva e struggente di quello che rappresenta effettivamente la saudade. Il fado, tipica musica nata in Portogallo e successivamente anche adottata in Brasile, ha espresso molto bene in musica tale sentimento ed è riuscito anche a divulgato il sentimento dei portoghesi emigrati in tutto il mondo. La parola fado nella lingua portoghese ha due significati.
Nella accezione antica è intesa come fato, destino.
In quella moderna, introdotta nella metà del 1800 nella città di Lisbona, è la musica tipica portoghese conosciuta in tutto il mondo. Ha un fascino particolare che la voce di Amalia Rodriguez con il suo impareggiabile talento ha reso noto, anzi famosissimo il fado in tutto il mondo.
Richiama la musica del rito mozarabico, anche conosciuto come isidoriano, della liturgia cattolica iberica introdotto nel IV e perdurato fino all'XI secolo, che era praticato nel regno di Toledo e in tutto il territorio anche tra gli Islamici.
Il ritmo tutto particolare, sempre mediterraneo, ripropone le coppie dei versi con una variazione di melodia chedanno tanta dolcezza e comunicano una struggente e serena nostalgia: la "saudade".
Gli strumenti tipici del fado, guitarra portuguésa - viola de fado - baixo, danno alla melodia un carattere molto forte ed emozionante.
Normalmente è presente nella esecuzione una voce che dialoga con laguitarra portuguésa, impareggiabile e unica quella della Rodriguez, e la viola do fado, una chitarra di tipo spagnolo per i bassi e le armonie. A questi non sempre vengono aggiunti una seconda chitarra portoghese e il basso portoghese, o baxio, dall'apparenza di una chitarra spagnola.
Il testo è rappresentato da versi altamente poetici in cui viene enfatizzato il Saudade, che nella musicalità e nelle assonanze contribuisce a rendere più chiaro l'intraducibile insieme di sensazioni, una combinazione di stati d'animo che ruotano intorno alla struggente malinconia e alla nostalgia del passato col sottofondo di una musica che trascina lontano. Principalmente in luoghi mai più raggiungibili e rimasti fermi nel cuore. Questi due notissimi capolavori ne sono meravigliosi esempi. Le due notissime città, Coimbra e Lisbona agli occhi di chi ne è lontano appaiono dignitose, eleganti e bellissime signore. Coimbra
Coimbra O lent é uma cançao E a lua a faculdade O livro é uma mulher Só passa quem souber E aprende-se a dizer saudade
Coimbra do Choupal Ainda és capital Do amor em Portugal ainda Coimbra onde uma vez Com lágrimas se fez A história dessa Inês tao linda coimbra das cançoes tao meigas Que nos poe Os nossos coraçoes a nu Coimbra dos doutores Para nós os teus cantores A fonte dos amores és tu Lisboa Antiga
Lisboa Antiga (Portela - Galhardo - Do Vale)
Lisboa, velha cidade, Cheia de encanto e beleza! Sempre a sorrir tão formosa, E no vestir sempre airosa. O branco véu da saudade Cobre o teu rosto linda princesa!
Olhai, senhores, esta Lisboa d'outras eras, Dos cinco réis, das esperas e das toiradas reais! Das festas, das seculares procissões, Dos populares pregões matinais que já não voltam mais!
Lisboa de oiro e de prata, Outra mais linda não vejo Eternamente a cantar E a dançar de contente O teu semblante se retrata No azul cristalino do Tejo
Lisbona antica- Traduzione
Lisbona, vecchia città, Piena d'incanto e bellezza! Sempre tanto bella nel sorridere, E nel vestire sempre leggiadra, Il bianco velo della nostalgia Copre il tuo viso, bella principessa!
Guardate, signori, questa Lisbona d'altri tempi, Dei cinque réis, delle corse di tori e delle corride reali! Delle feste, delle secolari processioni, Delle grida mattutine dei venditori che ormai non tornano più!
Lisbona d'oro e d'argento, Altra più bella non vedo Eternamente a cantare E a danzare lietamente Il tuo volto si riflette Nell'azzurro cristallino del Tej