...perchè la vita è bella così
Amiamo, come se fossimo bambini. Sorridiamo, senza un motivo e un perchè, non importa cosa ci dicono.
Manteniamo l' allegria nello sguardo, sarà un vero esercizio, ci aiuterà a dimenticare la nostra tristezza e penseremo ad un giorno più luminoso.
Prima di chiudere il sipario e dire basta, aspettiamo:
C'è ancora un'altra chance, un altro gioco da giocare ...
... E la vita è bella così.
(La Vita è Bella)
(Music: Nicola Piovani; lyrics: Noa + Gil Dor)
Love, as if you were a child
Smile, no matter what they tell you
Don't listen to a word they say
'Cause life is beautiful that way
Tears, a tidal-wave of tears
Light that slowly disappears
Wait, before you close the curtain
There's still another game to play
And life is beautiful that way
Here, in his eyes forever more,
I will always be as close
As you remember from before.
Now, that you're out there on your own
Remember, what is real and
What we dream is love alone.
Keep the laughter in your eyes
Soon, your long awaited prize
We'll forget about our sorrow
And think about a brighter day
'Cause life is beautiful that way
We'll forget about our sorrow
And think about a brighter day
'Cause life is beautiful that way
There's still another game to play
And life is beautiful that way
TRADUZIONE
(di Cle Reveries)
La Vita è Bella
(Music: Nicola Piovani; parole: Noa + Gil Dor)
Sorridi, senza un motivo e un perchè
Ama,come se fossi un bambino
Sorridi,non importa cosa ti dicono
Non ascoltare una parola di quello che dicono
Perchè la vita è bella così.
Lacrime,una marea di lacrime
Luce che lentamente scompare
Aspetta,prima di chiudere il sipario
C'è ancora un altro gioco da giocare
E la vita è bella così.
Qui, nei suoi occhi eternamente ancora,
sarò sempre così vicina
Come tu da prima lo ricordi
Ora, che sei fuori là da solo
Ricorda, quello che è vero
E quello che sognamo è l' amore (insieme) da soli.
Mantieni la risata negli occhi
Presto verrà premiata la tua lunga attesa
Dimenticheremo la nostra tristezza
E penseremo ad un giorno più luminoso
Perchè la vita è bella così.
Dimenticheremo la nostra tristezza
E penseremo ad un giorno più luminoso
Perchè la vita è bella così.
C'è ancora un altro gioco da giocare
E la vita è bella così.
Che bello questo post, darling!
RispondiEliminaChe sia di auspicio anche per me...
Lots of love*
Grazie,cara, :)
RispondiEliminaSentivo un forte bisogno di una buona ricetta che mi aiutasse a rinforzare il mio ottimismo che andava scemando. Ci ho riflettuto (di solito lo faccio col sottofondo di una bella musica, Piovani è uno tra i tanti che amo), ascoltando i versi di questa straordinaria "poesia", ho pensato che la ricetta giusta è proprio quella. Per me non è molto difficile seguire alla lettera questa dieta, è un po' la mia filosofia di vita.
:D ... e poi porta sempre bene!
Sarà di buon auspicio sicuramente anche per te, incrociamo le dita, comunque! ;) :)*
Buona domenica ricca di tanta serenità e felicità.
Hugs & loves
Sì, non è facilissimo, eh! Si rischia di stamparsi un perenne sorriso forzato in faccia con la speranza, spesso vana, che nel tempo divenga sincero. L'esemplificazione di quanto scrivo, era una ragazza che lavorava con me nel mio primo lavoro in un ristorante self-service (cercavo di mantenermi all'università): le avevano insegnato a sorridere sempre ai clienti. Lei ne aveva fatto un modus vivendi, ma il suo sorriso era... terribilmente triste :-( Provarci comunque è giusto, giustissimo, importante è essere sinceri con se stessi e rendersi conto quando si è "veri" o si sta fingendo :-)
RispondiEliminawww.wolfghost.com
Hai perfettamente ragione, ma io in questo testo ho visto il sorriso, "the smile", e la risata, "the laughter", come atteggiamenti che portano a vedere il bicchiere mezzo pieno, e a scoraggiare chi con sadismo ci prende gusto a farci soffrire. Non una forma di ipocrita facciata, ma vera auto difesa. Studiare la situazione e attrezzarsi dell'arma giusta, il sorriso vero che è sempre disarmante.
EliminaVero, anche l'autoironia funziona a meraviglia nello stesso modo :-) Ma anche per l'autoironia vale lo stesso concetto: deve essere sincera, non forzata, altrimenti scivola nell'autosarcasmo, che fa male.
RispondiEliminaAmmiro chi sa sorridere sempre, e concettualmente sono vicino a loro: la vita è una partita con il risultato finale negativo già scritto e inevitabile, moriamo comunque. Quindi tanto vale riderci sopra :-)
Ma tra il dire e il fare... ;-)
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All'autoironia ci avevo pensato anch'io, ma da autoironiaca che sono, l'ho scartata, perchè non funziona sempre. Qualche volta è stata scambiata da gente che non mi conosce, per mio autolesionismo e poi come dici tu può sfociare in autosarcasmo.
EliminaChi sa ridere e sorridere, evidentemente, ha già fatto un percorso simile a quello raccomandato nel post, ha capito che sebbene si finisca tutti con la morte ("the last curtain") but, before we close the curtain we have to wait,there's still another game to play. Sì "dobbiamo morire comunque", ma sarebbe bello accogliere la chiusura del sipario con un sorriso, aiuta moltissimo anche chi si lascia dietro.
Ma... e sì, "tra il dire e il fare...;", però è anche meglio parlarne! :D ;)
Salutone e un sorriso
Assolutamente, un bel sorriso da parte di chi se ne va sarebbe un bel viatico per chi rimane, hai ragione :-)
EliminaMia moglie, che è qua vicino a me, sorride perché - non si sa come - finisco sempre per parlare di questo allegro argomento! :-D
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Non è paranoia, :-D, è solo evitare che una parte dell'esistenza venga considerata un tabù. E' triste solo perchè per tradizione medievale, l'hanno resa così triste, i primi Cristiani affrontavano la morte con serenità. L'ipocrisia di una Chiesa corrotta ha reso tutto così disumano e triste. Parlarne in termini giusti e sereni è un nostro dovere: Ther's always another game to play, let's smile tenderly at our dearest and laugh at life even if without a reason and why! ;-)
EliminaA smile and a cares to both
Love
Cle
Sicuramente la Chiesa ci ha messo del suo, tuttavia la paura della morte è atavica, probabilmente legata all'istinto di sopravvivenza. Però mentre gli animali sentono la paura solo quando ha un senso, ovvero quando c'è un pericolo al quale occorre rispondere con adrenalina, noi abbiamo aggiunto tanta, troppa, altra "carne al fuoco".
EliminaUn caro saluto :-)
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Certo l'istinto di sopravvivenza porta con l'incertezza de "l'inconu" a un vero e proprio terrore dell'aldilà. Religioni e filosofie hanno cercato di sdrammatizzare e addolcire la pillola. Solo la Chiesa di Roma dal medioevo al secolo scorso, (potere temporale?), ha ignorato la serenità evangelica e ha inculcato col concetto del peccato (veniale e mortale) l'inevitabile Inferno e sicuramente Purgatorio per tutti.
EliminaLa generazione precedente alla tua, è ancora convinta di questo. Una mia amica emigrata negli UK all'inizio degli anni '60, è subito diventata Evangelista. Mi ha detto che era stata conquistata dal concetto di vita che la nuova religione le prospettava. Era vissuta nella paura del peccato e di finire tra i dannati come quelli raffigurati in un quadro messo proprio sul suo letto che le faceva una "bella Compagnia" ogni sera e la terrorizzava al risveglio :-D!!!
L'ho detto in un altro post, come T. Botrel, "J'aime, je chante et je crois, et je suis heureux sur terre" amo, cantoe credo e sono felice sulla terra! Intanto sorrido :-D!
Tanti sorrisi e una spendida giornata
Such a beautiful and meaningful post!
RispondiEliminaWish You a lovely sunday
Kisses dearest
Oh, so nice of you, :) thanks!
EliminaLovely Sunday to you too, my darling.:D
Hugs and loves.
ciao Cle,penso anch'io che sorridere di più ci aiuta ad essere più generosi,con se stessi e con gli altri,anche se,non è facile...è imparare cmq,uno stile di vita bello.
RispondiEliminaA volte mi chiedo anche come mi vedono le altre persone,con tutti i loro problemi,e penso che un viso più sorridente-che non vuol dire ridere a tutti i costi-può essere un buon approccio per i rapporti tra gli esseri umani,anche nei momenti di difficoltà....che,purtroppo,ci sono !
Io parlo per me perchè mi piacerebbe saper sorridere di più.
Forse a volte,presi dai problemi quotidiani,non ci si accorge che la mancanza di un "sorriso" può creare quelle barriere invisibili che poi alla fine,col tempo,diventano quasi incapacità di amare;scusami,ma queste riflessioni mi toccano profondamente dal vivo,e in particolar modo,in questo primo periodo dell'anno nuovo;daccordissimo anche con le riflessioni sulla Chiesa,che insieme ad una Politica altrettanto corrotta,cerca di distruggere-ormai da tempo-l'idea di una identità umana non alienata,che invece tutti gli esseri umani hanno sin dalla nascita,ciao un sorriso e un abbraccio !
Ciao Rosalba, è proprio come l' ho interpretata io. L'abitudine al sorriso è l'effetto di ripetuti tentativi di vedere le amarezze sotto un profilo diverso. Se la causa dei nostri pensieri amari proviene dal mondo esterno normalmente viene seguita da un senso di colpa che ci rende tristi. Se siamo allenati a valutare velocemente l'accaduto e lo accompagnamo con un bellissimo sorriso che ci gratifica soltanto per aver "partecipato" e niente più, una coccola che ci facciamo, vedremo con serenità come comportarci la prossima volta. Una educazione ad essere primi della classe, da bambini è la causa di molte insicurezze ed amarezze, proprio perchè non ha permesso una giusta identità umana. Si è diventati robot perfetti e sempre funzionanti che quando, ahimè, non ci arrivano temono di essere messi da parte e ce l'hanno con il mondo intero. E il bel sorriso ingenuo del bambino dov'è finito? Recuperiamolo e ci sentiremo meglio
Eliminascusa,volevo dire che,la nascita non alienata di tutti gli esseri umani del mondo,non è solo un'idea,ma una realtà !(nonostante ciò che la Chiesa vuol propinarci,senza riuscirci e "l'ambiente" circostante che ,molte volte,rovina il bambino sin dai primi giorni di vita)
RispondiEliminaPurtroppo la Chiesa in quest'ultimo secolo cerca di recuperare, ma vuoi per lentezza secolare, vuoi per l'enorme quantità di danni già fatti per comportamenti non certo cristiani, mancanza di disponibilità al perdono o carità per i poveri e gli oppressi, non riesce a stare con i tempi.
EliminaOra che la divulgazione rapida e così estesa ci pone ad un continuo confronto, ci accorgiamo di quanto siano poco adeguati e distorsivi possano essere stati i suoi interventi. Parlavo della Chiesa Medievale e successiva, quando i papi non erano santi uomini, ma nobili corrotti già prima di accedere al trono di San Pietro. Giovinastri che erano candidati ad una carriera di leader perchè appartenenti ad una casta privilegiata. Di anime non sapevano nulla, non avevano nemmeno cura della propria.
Questo lo sappiamo tutti, ma nel giudicare lo si deve tener presente, anche se la Chiesa deve fare ancora molta strada. Deve ancora recuperare tutta l'autorevolezza e il carisma dei suoi primi anni, quella dei martiri intendo. Ora si muove brancolando tra una gaffe e l'altra. Deve essere più obiettiva nel valutare tutti i suoi errori, specialmente quelli che attengono alla sana crescita dei bambini violati da animali che vestono i paramenti sacri che sono vergognosamente "perdonati" e ipocritamente nascosti.
Non sono più i tempi dei "castrati" ragazzi mutilati e resi strumenti musicali dalla voce di bambini. Noi non riusciamo ad immaginare il mondo dell'infanzia del passato e quale fosse l'ambiente che li circondava, ma la tradizione delle violenze sui bambini sono nei documenti che solo da poco tempo sono divulgati.
Un sorriso per una buona giornata*
RispondiEliminaGrazie,^---^
Eliminalo ricambio con tanti altri e tutti mirati a sostenere e allietare una splendida giornata!
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