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«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

giovedì 15 dicembre 2011

IL DIVORZIO E GLI AMICI




DOMANDA ( … e questa volta la faccio in modo esplicito): -SECONDO VOI,  IL DIVORZIO PUO’ DETERMINARE LA FINE DI UN’AMICIZIA?-


La sola parola divorzio mi mette sempre tanta tristezza. Secondo me, racchiude tutta l’essenza della delusione e della sconfitta di una coppia.
E' comunque sempre il rimedio migliore per situazioni drammatiche e insostenibili, questo è fuori d’ogni discussione.
Non mi piace schierarmi da una parte o dall’altra, per me la famiglia è una cosa seria non è un campo di calcio.
E’ molto doloroso pensare alle ripercussioni che ha un divorzio sui figli, a come inciderà sul loro futuro, specialmente perché molto spesso sono sballottati da uno o dall’altro genitore, o addirittura anche usati come arma contro uno o l’altro coniuge. Questo, ahimè, è dolorosamente noto a tutti.
Non ho esperienze dirette di divorzio, ma in giorni di preparativi per il Natale come questi mi assale una rabbia proprio causata da un divorzio.
Molti anni fa in Inghilterra avevamo conosciuto una famiglia molto felice. Marito sereno, colto, estroverso, sensibile, sempre disponibile, insomma un amico che tutti vorremmo avere… E noi lo avevamo trovato. 
Sua moglie molto saggia, anche lei molto disponibile ma un po’ meno disinvolta e non molto loquace.
Due figli che riflettevano la solarità e la serenità dei loro genitori, quindi una famiglia simile a quella del Mulino Bianco.
Noi eravamo orgogliosi di averli come amici. Ogni anno ci si vedeva in estate. A Natale c’era lo scambio degli auguri e la cerimonia del pacco da spedire con tutti i nostri regalini per i quattro cari amici. Poi c’era l’altra cerimonia: l’apertura del loro pacco con tutte le British sorprese possibili e immaginabili  per noi e i nostri bambini.
Tutto questo è durato fino a pochi anni fa quando, dopo 48 anni di matrimonio invidiabile, un divorzio ha fatto rompere l’incantesimo.
In questi casi c’è tutta una serie di procedure che non mi interessano, ma cosa c’entro io nel loro divorzio? Io c’entro sì, perché nessun giudice ha provveduto ad assegnare gli amici, non è previsto, lo so e forse a ripensarci, meno male.A noi è rimasta la nostra amica Maria, ma abbiamo perduto Barry che lasciando sua moglie (fatti loro) ha dovuto rinunciare a noi.
Abbiamo cercato di contattarlo in tutti i modi, ma tutto invano, il divorzio ha colpito anche noi!


2 commenti:

  1. Hai ragione: quando divorzia una coppia di amici, c'è sempre , dopo, una specie di tifo metacalcistico pro l'uno o l'altra. Più raramente l'altra: anche qui, ad occhio, chi ci rimette di più sono le donne.

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  2. Forse non l'ho reso bene nel testo, ma la nostra era stata una vera amicizia molto chiaramente di genere neutro. Non ci saremmo mai aspettati che l'amicizia fosse da considerare inscindibile dall'essere coppia; che nella divisione della coppia uno di loro due dovesse rinunciare ai vecchi amici. In questo caso,però, a sacrificarsi è stato Barry, cioè "l'altro", e vorrei sapere come è potuto accadere. Mah, who knows?
    Buona Giornata, Max.
    Cle di REVERIES (suomaritononèMrRevery)

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Ciao, grazie per essere arrivati qui tra le mie "Reveries".
La mia curiosità di conoscervi è grande, se vi va, lasciate qui un commento.
... e se non avete un blog, postate come anonimo, ma lasciate il vostro nome, mi piace vedervi come persone