"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

lunedì 10 febbraio 2014

Le foibe: un massacro vergognoso non ancora accettato...

... e "nascosto sotto il tappeto" per tantissimi anni...

Riporto fedelmente da "Il magazine televisivo di BLOGO":

"Centinaia di migliaia di persone portarono con sé mobili e suppellettili, oggetti quotidiani e ricordi, che furono lasciati nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste, dove sono ancor visibili, a testimonianza di un popolo costretto a lasciare le proprie case e le proprie vite. Senza considerare i tanti che furono fucilati e gettati nelle voragini carsiche, le Foibe, dalle milizie di Tito."


"Cristicchi porta in scena il dolore e anche l’umiliazione di un esodo in questo spettacolo scritto con Jan Bernas e diretto da Antonio Calenda e co-prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Promo Music." Sempre qui
...ed è stato contestato!



Riporto da Wikipedia per i miei amici che non conoscono questa oltraggiosa pagina della nostra storia.

"Con l'espressione massacri delle foibe, o spesso solo foibe, si intendono gli eccidi ai danni della popolazione italiana dellaVenezia Giulia e della Dalmazia[10][11], occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati i corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, "foibe".

Per estensione i termini "foibe" ed il neologismo "infoibare" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realtà furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime morì nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi.[12][13]

Il fenomeno dei massacri delle foibe è da inquadrare storicamente nell'ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell'Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell'area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, che colpirono centinaia di migliaia di persone in un paese nel quale, con il crollo della dittatura fascista, andava imponendosi quella di stampo filo-sovietico, con mire sui territori di diversi paesi confinanti."

.... e per avidità e strumentalizzazione politica, tutta una generazione è rimasta ignara di tutto.
Personalmente, prima di qualche anno fa, nessuno e niente me ne avevano parlato!

p.s.
-Un interessante articolo da leggere per espansione del post, è qui (o alla voce "Cobolli Gigli" su google, escludendo il presidente della juve) come mi è stato suggerito dal Conte Max .
-O anche qui, un saggio contributo sull'argomento del commento di Giuseppe Scano. 


9 commenti:

  1. Beh, insomma...cerca alla voce "Cobolli Gigli" su gugol, escludi il presidente della juve e troverai delle cose tipo questa:

    http://ilmanifesto.it/foibe-la-dignita-di-un-dolore-corale/

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    1. Ciao Max :-),
      C'è proprio tanto da dire su questa violenza alla storia, ancora oggi l'arroganza di certa gente porta al silenzio omertoso.
      Pensa che negli anni '50 ho fatto la quinta elementare con una maestra un po' " strana", profuga istriana. Sapevo cosa fosse un profugo, ne avevo visti tanti, ma nessuno sapeva della loro storia.
      Era sposata con un maestro del posto che aveva conosciuto li', poi era arrivata con sua madre e le loro figlie. Eravamo diventati amici, ma ne' io ne' i mie sapevano della sciagura vissuta! Top secret!
      Molto interessante ciò che ho letto sul sito da te indicato, aggiungerò il link nel post, come espansione. Ho scelto il commento della RAI perché mi è sembrato meno di parte.
      Grazie.
      Un affettuoso abbraccio

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ok va bene parlarne e ricordare ma a 360 ° gradi altrimenti si finisce solo che 10 febbraio giorno del ricordo o giorno dell'amnesia di stato in quanto si ricorda solo le orribili stragi comuniste ma decontestualizzate . e non i crimini fasciasti e nazisti e l'italianizzazione ( seguite poi dall'imposizione delle lingue slave sotto tito ) forzata e violenta che tali popolazioni hanno dovuto subire . rischiando di "Quando si guarda la verità solo di profilo o di tre quarti, la si vede sempre male. Sono pochi quelli che sanno guardarla in faccia." ( Gustave Flaubert ). qui trovi ulteriori news http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/02/10-febbraio-giorno-del-ricordo-o-giorno.html

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    1. Grazie Giuseppe,
      Questi sono i tempi della manipolazione della verità, quella vera che nessuno può essere sicuro di conoscere. Fortunatamente abbiamo ancora la possibilità di confrontarci, dare la nostra interpretazione e il nostro parere accettando quello che la nostra cultura e la nostra coscienza ci dettano.
      Gustave Flaubert ha ragione, bisogna guardare la verità con visione frontale in modo schietto e senza pregiudizio. Ma le fonti della "verità" sono nella posizione visiva esatta?
      Dobbiamo confrontarci, confrontare i fatti accaduti con oculata saggezza e senza pregiudizi. Quello che fa più spavento è il tentativo di far dimenticare i fatti per poi,mettendosi nella posizione del Grande Fratello di orwelliana memoria, stravolgerli e fare della storia un alibi di comodo.
      Molto interessante quello che hai postato sul tuo blog!
      Un saluto

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    2. Che la storia la facciano i vincitori, è cosa nota.
      Però è un paese ben strano, l'Italia, anche su una cosa vergognosa come la pulizia etnica o, in questo caso, politica ci sono sempre dei distinguo.
      A Berlino ho notato una dignità nell'ammettere le proprie "colpe" come nazione che in Italia, alleata della Germania e ugualmente colpevole per le leggi razziali, il forno di Trieste e i campi di prigionia, neanche ce la sogniamo.
      Mah.

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    3. E' proprio questo che mi fa rabbia!
      O si nasconde la testa sotto la sabbia e si mette a tacere la coscienza, o si aggredisce chi ne vuole parlare.
      Le scuse?
      MAI!
      ... Se non il riconoscere il grave errore almeno il ricordo della povera gente massacrata,
      Quello messo in scena da Cristicchi è un ricordo fatto benissimo, a me è piaciuto tanto.
      Lo hanno trasmesso in RAI la sera stessa. Senza clamore o esternazioni politiche solo la voce di povera gente che assiste ad orrori perpetrati da gente come lei, Italiani della sua terra che ama e che la cede a un regime totalitario che di comunismo non ne ha nemmeno una briciola!
      Mi ha fatto tanto piacere rivederti,
      Buona strada mio caro! :- )*

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  4. Malgrado barbarie commesse da tutti (Germania, Usa, Urss, e anche Italia), condivido il tuo post, cara amica.
    Alessandra Bianchi

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  5. La violenza e il razzismo con tutte le atrocità che l'uomo continua a perpetrare sugli altri uomini non hanno giustificazione alcuna tanto meno quella politica!

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Ciao, grazie per essere arrivati qui tra le mie "Reveries".
La mia curiosità di conoscervi è grande, se vi va, lasciate qui un commento.
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