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«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

lunedì 27 febbraio 2012

NON SOLO MEDITERRANEO MA ANCHE VEGANO

Foto da Google di Nick Stellino
Spaghetti, aglio, olio, peperoncino e... pane grattugiato!

Ero ancora a Parma dove, come ben si sa in tutto il mondo, il Parmigiano è per antonomasia la squisitezza inconfondibile che conosciamo tutti.
Avevo assistito ad una conferenza sulla tutela del Parmigiano (non ricordo quale ente l’aveva patrocinata, ne vedo tante che mi confondo facilmente).
Era un discorso prettamente economico in cui si mettevano in evidenza le frodi alimentari che ledendo il nome dei prodotti tipici italiani ledono anche l’economia italiana.
Avevano posto l’accento sulla invasione del mercato mondiale, soprattutto americano, da parte del “Parmesan” che tranne l’assonanza del suo nome, di parmigiano non aveva e non ha proprio nulla.
Non solo come curiosità, avevano anche parlato di una nuova etichetta: “il Parmigiano Vegano”, fatto con mandorle tritate e altri elementi ma di formaggio neanche un odore, proprio per una logica fondamentale dei vegani che non mangiano carni e loro derivati.
In quel periodo non avevo un mio blog, né un account, lasciavo dei commenti che firmavo come Ms Reveries nei blog dei miei amici.
Nel blog del mio amico Happy Cactus c’era un post in cui parlava proprio di questo nuovo “ritrovato merceologico”. Lasciai un commento che ho da poco riletto, così mi sento in dovere di riprendere il suggerimento che avevo scritto e completarlo con questa antichissima ricetta.
È la quotidianietà dei popoli poveri e della nostra gente che nel tempo ha arricchito con ingredienti genuini e molto salutari.
È un pezzo della nostra storia, lo dicono l’olio e l’aglio, il prezzemolo e il pane tostato e grattugiato, il peperoncino e anche le alici sotto sale per le genti delle coste. Si intende che in origine era pasta fatta a mano e che di recente è stata sostituita dagli spaghetti.
È una ricetta molto veloce, vi consiglio di procurarvi del prezzemolo freschissimo e del peperoncino anche fresco se vi è possibile e naturalmente i vegani non metteranno le acciughe.
Di grattugiare del pane secco, non comprate quello in confezioni del supermercato, risparmierete e sarà anche più adatto, tostatelo in una padella antiaderente a fuoco moderato, rimescolando e facendo attenzione che non vi si bruci.
(Cari vegani in questo caso sono anch’io come voi, lo preferisco al parmigiano).  
 GLI INGREDIENTI:
500gr di spaghetti
1 spicchio d’aglio
Una buona manciata di prezzemolo tritato
5-6 filetti di acciughe salate sott’olio (questo solo per i non vegani)
1 bel peperoncino spezzato in due
Olio extra vergine d’oliva (senza avarizia)
Abbondante pane grattugiato caldo e appena tostato
Sale q.b.

LA RICETTA:
In una pentola con abbondante acqua salata mettete a cuocere gli spaghetti.
Contemporaneamente in una padella soffriggete l’olio con lo spicchio d’aglio e il peperoncino a fiamma moderata. Quando è imbiondito si toglie l’aglio e se il peperoncino è molto piccante togliete anche questo.
Pochi secondi prima di scolare la pasta mettete nella padella con il soffritto le acciughe e rimescolatele per qualche minuto fino ad ottenere una crema.
Versate gli spaghetti nella padella bollente, abbassate la fiamma e spadellate per pochi minuti, versateci il prezzemolo tritato e un po’ del pane grattugiato.
Rimescolate il tutto ben bene e rimpiattate.
Servite con dell’altro pane grattugiato, servirà a rendere meno evidente l’olio se si è abbondato troppo e a dare un tocco più gustoso al tutto.
….e BUON APPETITO!!!  

11 commenti:

  1. buonissimi !qualche volta li mangio anch'io così...evito almeno di mangiare tutto il parmigiano,condito con un pò...di pasta !
    è vero cmq che è un pasto dal sapore antico e buono che merita di essere ricordato nelle nostre cucine,ciao!

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    1. Buono al palato e utilissimo alla salute!
      Se valutiamo gli ingredienti di questo piatto, sembra sia stato studiato, oltre per i vegetariani in genere, ma anche per chi ha problemi di colesterolo alto. Sono alimenti collaudati che hanno nutrito i nostri antenati che non avevano certamente i nostri problemi di salute.
      Buona giornata, Rosalba!

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  2. Quel tocco delle acciughe mi ricorda un'altra prelibatezza "povera" e tipicamente veneziana: i bigoi in salsa.
    I "bigoi" erano in origine degli "spaghetti" fatti con farina scura e in casa, che vengono conditi con un soffritto leggero di scalogno e l'aggiunta di acciughe che devono proprio sciogliersi e formare una salsa uniforme con lo scalogno, che deve rimanere biondo e morbido.
    Particolare non di poco conto, le acciughe devono essere tassativamente quelle sotto sale che trovi solo (ormai) in pochi negozi, e provengono da scatole di metallo dove appunto sono conservate sotto sale, come si faceva in passato, e non in vasetti sotto olio dove diventano "anemiche".
    C'è da lavorare un po' di più, ovviamente.
    Perché le acciughe devo essere ben pulite e squamate prima di vedere la padella dove lo scalogno è imbiondito.
    La ricetta (a dire il vero parecchio aggiornata) si trova QUI

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    1. Grazie per la ricetta, che conoscevo ma che sperimenterò se trovo i bigoli, se sai cercare trovi tutto!
      Anche qui in origine erano dei maccheroncini fatti a mano con un ferro non tondo o un fuscello di pianta aromatica.
      Quanto alle acciughe, poichè non ho voluto complicare la ricerca, dovrebbero essere quelle sotto sale lavate in acqua corrente e poi messe per 5 minuti in acqua e aceto. Sono proprio molto rare, lo so, pensa che mio marito mi compra le alici freschissime ed io le metto sotto sale: sono davvero splendide!!

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  3. Cle, mi inchino alla tua sapienza culinaria, ed ovviamente ti scrocc....ehm, copio la tua ricetta, che già sulla carta mi appare appetitosa assai.

    [Se ti piace la cucina vegana, tra le gentili ospiti del mio fiumiciattolo c'è Barbara, il suo link da me è "Correndomi incontro", che propone ricette vegane assolutamente irresistibili e semplici, fatta salva la reperibilità di certi ingredienti in alcuni centri].

    Acciughe? Per dirti: tuttora mi prendo il pane di semola, lo affetto, lo metto sulla piastra con burro ed acciughe e mi rianimo al volo (con buona pace dei vegani...chiedo perdono...)

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  4. E' tutto a tua completa disposizione, se segui le istruzioni vedrai che ti ricorderai dei nostri antenati che non erano scemi.
    Mi interesso di cose buone e belle, sono circondata da buongustai che mi stimolano a conoscere e a sperimentare, ma resto sempre affezionata alle cose mediterranee. Cmq una visitina a "Correndomi Incontro" affidandomi alla corrente del tuo "Fiume malinconico" la farò di certo.
    Non sono vegana, rispetto il loro punto di vista e non mi piace chi strumentalizza sempre gli altri per fare soldi. Io sono onnivora, mangio tutto ciò che è genuino e, per ragioni di salute, mi è consentito mangiare. Se non trovo gli ingredienti in commercio imparo a farli in casa, come le salse, i paté, le paste di semola etc. il pane, però, preferisco comprarlo.
    La cosa più importante per me è leggere negli occhi di chi è seduto alla mia tavola la gioia e la soddisfazione di aver mangiato qualcosa fatta con amore!

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    1. ciao Cle,grazie per la tua attenzione ! domani...anzi,no..è già oggi,cioè 1° marzo,il tempo passa troppo in fretta ,ciao buona giornata !

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  5. looks yummi! got to try it!

    Thanks a lot for your feedback.
    have a nice weekend !
    kisses
    http://cottoncandy-peaches.blogspot.com/

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Ciao, grazie per essere arrivati qui tra le mie "Reveries".
La mia curiosità di conoscervi è grande, se vi va, lasciate qui un commento.
... e se non avete un blog, postate come anonimo, ma lasciate il vostro nome, mi piace vedervi come persone