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«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

mercoledì 6 febbraio 2013

La Superstizione: Sostegno per Vincere la Paura?

Questa è una domanda che mi sono posta osservando gli atteggiamenti di chi, vincendo anche il naturale buon senso, dà libero sfogo a manifestazioni superstiziose con gesti scaramantici di ogni tipo. I segni di croce di calciatori che entrano in campo, o di attori dietro le quinte prima di entrare in scena, di studenti prima di sedersi per un esame, e tantissimi altri, per non parlare di altri gesti non proprio eleganti e civili, sono a dir poco molto imbarazzanti.
"Non è Vero ....ma ci credo" la commedia di Peppino de Filippo del 1942 ci dice molto su quanto sia difficile vivere da superstiziosi.
Ecco la sintesi fatta da Giulio Cobham
 "La superstizione del commendator Gervasio Savastano non conosce limite nè pazienza. Corna facendo e rifacendo, tutto sembra congiurare contro dfi lui e i suoi affari: i venerdì, i gatti neri, quello iettatore patentato del ragionier Malvurio annidato tra i suoi dipendenti. Savastano non sa più che fare, o forse sì: licenzia Malvurio e mette al suo posto Sammaria, uno che dalla sua ha... una gobba che promette ogni bene e fortuna. E infatti: basta solo guardarla ed ecco che affari e finanze ripartono a gonfie vele. Sammaria si rivela un vero toccasana per la vita di Savastano, ma potrà toccarne anche alla figlia? E se i futuri nipotini nascessero con la gobba? "



Qui la storiella Zen ci spiega meglio l'essenza della superstizione.



La superstizione è nata con l'uomo.
I riti propiziatori e le pratiche magiche erano note e molto diffuse nei tempi remoti e si perdono nella notte dei tempi.
In questo video si ricorda come la superstizione e la malvagità umana nei secoli abbia ignobilmente strumentalizzato il simpatico e affettuosissimo amico dell'uomo, il gatto nero .




Io lo considero così, un "Ange Gardien", un vero "Angelo Custode"
un caro e tenero amico a cui  ci affidiamo.
Guardate anche questo video, molto significativo riscatta il gatto nero in maniera eccellente, non è vero?






13 commenti:

  1. ciao Cle,un saluto ! sono bellissimi questi tuoi post,soprattutto quest'ultimo ! ahimè,è proprio vero,la superstizione purtroppo esiste ancora;io per quanto mi riguarda,pur non avendone uno in casa,ho sempre amato i gatti,e molto anche quelli neri...e non mi sento una strega :-) ;nell'infanzia abitavo in una casa dove i gattini ed il cane erano nostri amici simpatici e fidati.Ora dal mio cortile,in piena città,spesso passano dei gattini,qualcuno è nero ed è bellissimo;nella mia zona hanno riciclato delle cassette,che foderate di materiale resistente alla poggia,fungono da piccoli rifugi per i gatti del quartiere;sui marciapiedi vicino casa ogni tanto ne vedo una,messa in un angolo un pò appartato.il video con il gatto nero che fa addormentare il bambino è troppo bello ! ciao !

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    1. Grazie,sei molto gentile,:)
      La superstizione e la scaramanzia sono vecchie quanto l'uomo e non finiranno mai. Come si dice nel secondo video, solo con la conoscenza e la cultura insieme ad una educazione adeguata, vincere l'insicurezza e la paura, possono essere allontanate dalla mente umana.
      Tutti dobbiamo amare ed avere più cura degli esseri viventi che abitano e convivono con noi sulla terra di cui non siamo i padroni in assoluto. Siamo anche noi nella catena biologica. La bellezza è semplicemente tra noi, tutti dovremmo affinare lo sguardo per poterla vedere nella sua varietà.
      Gli animali che vivono nelle nostre famiglie sono i primi a manifestare il loro affetto con gesti che molto spesso ci sbalordiscono, ma quei gesti sono gli stessi che fanno ai loro cari. Il bimbo è considerato dal gatto come un suo fratellino ed il suo gesto è gradito così com'è con tutta la sua tenerezza.
      Ciao, ... e stammi bene :)

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  2. Se non vado errata, anche tu segui il blog del LUPO. Wolf ha spesso trattato di questi argomenti, e oggi tu lo hai fatto in maniera splendida!
    Penso che alla base ci sia un motivo di insicurezza, o più di uno forse, nonché una qualche forma ossessiva. Associo alla superstizione alcuni rituali, dei quali anch'io non vado esente, anche se cerco di combatterli affidandomi alla ragione... ma essa talvolta non basta.
    Brava!
    Lots of love, honey*

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    1. Ti ringrazio, anche tu sei molto gentile.:)
      Purtroppo seguo Wolf da non molto poco, cercherò di leggere i suoi post sull'argomento, mi piace confrontarmi, come ben sai.
      L'insicurezza e la conseguente paura sono alla base della superstizione che rassicura e cerca di evitare i pericoli molto spesso presunti. Ci rassicura in un certo senso, ma come dice il Maestro Zen "La superstizione è come una calamita ti spinge dove vuole". Se la paura è grande penso che la ragione e la cultura non bastino e che alla base ci siano motivi di insicurezza molto seri. Bisognerebbe ragionarci su ancora e con ragionevole insistenza, aiutandosi, magari, con l'autoironia.
      Lots of love to you too, my dear Alessandra.

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    2. Ohps, seguo Wolf da non molto (scusa)

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  3. grazie Cle ! ...domani è già sabato,buon w.e ! :-)

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  4. :D... ed è anche Carnevale! Buon weekend anche a te con tanta allegria!

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  5. Pensa che il gatto nero in altri paesi - come l'Inghilterra - è considerato un portafortuna invece! :-) Anche queste differenze culturali ci dicono di come a volte siano stupide le superstizioni, non è vero? ;-)
    Comunque sono pienamente d'accordo: la superstizione nasce certamente dal tentativo di esorcizzare qualche paura più o meno atavica. Certo... meglio sarebbe mediare con la ragione, perché se alcune superstizioni sono innocue, altre ci portano sicuramente più danni che benefici. Ma tant'è...
    Carina la storiella Zen. Ma se quel ragazzo è giapponese, io sono cinese. E non lo sonooooo! :-D
    www.wolfghost.com

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  6. Sì, noi uomini siamo proprio strani! Pensa che anche in Francia lo considerano magico, regalare un micetto nero è il più bel regalo che si possa fare ad un amico che ama gli animali.
    Riporto da " http://gattileferrara.altervista.org/Il_gatto_nero.htm "la storiella da cui sembra derivare il capovolgimento della reputazione del nostro amico e sulla fortuna che un black cat portò al suo disperato padrone, come nell'altra storiella del gatto con gli stivali:
    "Dick Whittington, nel Trecento, viveva in Inghilterra, a Londra. Apparteneva ad una famiglia poverissima, e ogni giorno che passava tirare avanti diventava sempre più difficile. La sua unica proprietà, comprata per un penny (moneta inglese) era un gattino nero, dal pelo lucidissimo. Questo gatto, formidabile cacciatore di topi, fece la sua fortuna: si infilò nel palazzo Reale, infestato da topi, e riuscì a catturarli tutti. Il Re, per riconoscenza, donò immense ricchezze al proprietario del gatto, e da allora Dick dimenticò miseria e povertà.
    Una bella storia, non trovate? Ed è anche vera!"
    Come al solito, i soldi fanno la fortuna, vero? ;-)
    Io vedo la superstizione anche come stupido metodo pedagogico per allontanare i pericolo da chi non sapeva, o non sa, usare il cervello. Secondo me un tipico esempio è quello che passare sotto una scala porta male. :D) grazie!... se ci arriva un attrezzo o una secchiata di vernice addosso, ci si accorge di quanto si sia stati incauti e scemi! Ma se c'è stata una educazione improntata sul "non è vero ... ma ci credo", si evita subito un incidente con qualche ridicolo rito scaramantico.
    La storiella Zen, purtroppo, ha avuto la sfortuna di essere rappresentata da un cast molto discutibile (amatoriale?!). Ma Questo passa la rete, che ci vuoi fare, ;D)
    Anche l'altro video è di non buona qualità. Quello che mi sembra sia interessante è il messaggio contenuto in entrambi.
    Se riuscissimo ad imprimere messaggi come quelli, sono sicura che molti atti crudeli sugli animali diminuirebbero di numero.
    Tanti sorrisi e un buon weekend a voi due, Francesco(vero?) e signora, e alla tua deliziosa combriccola.

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  7. Risposte
    1. Un caro saluto e tanti sorrisi con tanta allegria!!! :-)

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  8. eheheh ma certo! E' il messaggio che conta, la precisazione sulla nazionalità del ragazzo era solo una battuta :-D
    Sì, tante superstizioni nascondono banali indicazioni di buon senso - alcune, se vogliamo, un po' datate e ormai fuori tempo. Però il più delle volte credo sia davvero un tentativo di esorcizzare qualcosa che non si riesce ad allontanare con la sola ragione.
    Buona serata... anzi, ormai buona notte! ;-)
    P.S.: vero! :-D

    www.wolfghost.com

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  9. ... e sì, molte "banali indicazioni di buon senso " sono obsolete perchè superato il rischio del danno. non hanno più senso di sussistere. Une esempio potrebbe essere quello di non far versare, leggi sprecare, il sale o l'olio, che a quel tempo erano preziosissimi, o rompere uno specchio che costava moltissimo, era fatto con vetro e argento, quindi si potevano prevedere anni di disgrazia, leggi risparmio per comprarne un altro. Il sale era necessario per l'alimentazione e costosissimo come lo era l'olio, ambedue a quel tempo indispensabile oltre che per l'alimetazione anche per conservare gli alimenti, l'olio lampante serviva per l'iluminazione e nel cadere unge e macchia rovinando tutto.
    ... ormai oltre alla buona notte devo augurarti una buona domenica :D)
    Salutone

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