"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

venerdì 15 febbraio 2013

LORD WE NEED YOU ! PER CHI CI CREDE e per chi non ci crede, non fa male!

... penso che tutti abbiamo bisogno di ritrovarci,
 abbiamo bisogno di sentirci ascoltati, per poi riflettere sul valore dei doni che abbiamo a nostra disposizione
 e non ce ne accorgiamo nemmeno.
Devo ringraziare la mia cara amica Anita Johnson che postando questo video mi ha regalato un bellissimo momento di calma e  l'opportunità di riflettere e ringraziare per quello che ho.
Io lo regalo a voi.


.... e se dopo si ascolta questo canto di riflessione con un testo che invita a guardarsi intorno per ritornare alla  realtà umana.
Ammetteremo che abbiamo veramente tanto, ma difficilmente lo notiamo,
 perciò Gli dobbiamo dire 
grazie!



.... e dopo aver sentito questo Louis Amstrong
esclamerete:
"What A wonderful World!"
Sì, Il Mondo E' Meraviglioso!!!



.... e aggiungo questo video raccomandato dal mio amico Wolfgost che è  molto suggestivo.
La canzone, I Feel  You, ha un ritmo che sembra il battito dell’esistenza di Chi abbiamo dentro di noi e che sentiamo vivo. 
Molto interessante e molto eloquente è tutto il post, riflessione e commento di questa bellissima canzone.

giovedì 14 febbraio 2013

SAN VALENTINO 2013


.... ci vorrebbe un pizzico d'amore in più per stare tutti meglio!


Immagine da google


Non mi ripeto, la penso sempre così, come l'anno scorso, non ho cambiato idea 
.... Buon San Valentino a Tutti!!!




sabato 9 febbraio 2013

Un po' di allegria in più non guasta mai,


non vi pare?
Una banda può sempre aiutare, non è vero?



... e con un tormentone come questo, va meglio?




... o molto meglio con le maniere "forti" ?




... con questa se ne va via ogni ombra di tristezza, lo garantisco!



L'allegria è altamente infettiva, lo sappiamo benissimo,
 perciò meglio il contagio!


Tanta allegria a tutti!!!

mercoledì 6 febbraio 2013

La Superstizione: Sostegno per Vincere la Paura?

Questa è una domanda che mi sono posta osservando gli atteggiamenti di chi, vincendo anche il naturale buon senso, dà libero sfogo a manifestazioni superstiziose con gesti scaramantici di ogni tipo. I segni di croce di calciatori che entrano in campo, o di attori dietro le quinte prima di entrare in scena, di studenti prima di sedersi per un esame, e tantissimi altri, per non parlare di altri gesti non proprio eleganti e civili, sono a dir poco molto imbarazzanti.
"Non è Vero ....ma ci credo" la commedia di Peppino de Filippo del 1942 ci dice molto su quanto sia difficile vivere da superstiziosi.
Ecco la sintesi fatta da Giulio Cobham
 "La superstizione del commendator Gervasio Savastano non conosce limite nè pazienza. Corna facendo e rifacendo, tutto sembra congiurare contro dfi lui e i suoi affari: i venerdì, i gatti neri, quello iettatore patentato del ragionier Malvurio annidato tra i suoi dipendenti. Savastano non sa più che fare, o forse sì: licenzia Malvurio e mette al suo posto Sammaria, uno che dalla sua ha... una gobba che promette ogni bene e fortuna. E infatti: basta solo guardarla ed ecco che affari e finanze ripartono a gonfie vele. Sammaria si rivela un vero toccasana per la vita di Savastano, ma potrà toccarne anche alla figlia? E se i futuri nipotini nascessero con la gobba? "



Qui la storiella Zen ci spiega meglio l'essenza della superstizione.



La superstizione è nata con l'uomo.
I riti propiziatori e le pratiche magiche erano note e molto diffuse nei tempi remoti e si perdono nella notte dei tempi.
In questo video si ricorda come la superstizione e la malvagità umana nei secoli abbia ignobilmente strumentalizzato il simpatico e affettuosissimo amico dell'uomo, il gatto nero .




Io lo considero così, un "Ange Gardien", un vero "Angelo Custode"
un caro e tenero amico a cui  ci affidiamo.
Guardate anche questo video, molto significativo riscatta il gatto nero in maniera eccellente, non è vero?






sabato 2 febbraio 2013

SAUDADE: L'ANIMA DEL PORTOGALLO


« Era già l'ora che volge il disìo
ai navicanti e 'ntenerisce il core
lo dì c'han detto ai dolci amici addio »
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Purgatorio Canto VIII)


Questi versi del nostro Sommo Poeta mi hanno rivelato il significato della parola portoghese saudade e ne ho inteso così il senso.
Tutto l'insieme dei sentimenti che si riaffacciano in chi ha abbandonato la sua casa e che inteneriscono il cuore di chi impavido con coraggio ha lasciato il calore della sua casa è in portoghese saudade.
La parola saudade non ha traduzione, nè in italiano e nè in nessun'altra lingua. Parole come nostalgia, rimpianto, malinconia possono solo avvicinarsi al suo vero significato, non hanno la forza emotiva e struggente di quello che rappresenta effettivamente la saudade.
Il fado, tipica musica nata in Portogallo e successivamente anche adottata in Brasile, ha espresso molto bene in musica tale sentimento ed è riuscito anche a divulgato il sentimento dei portoghesi emigrati in tutto il mondo.
La parola fado nella lingua portoghese ha due significati.
Nella accezione antica è intesa come fato, destino.
In quella moderna, introdotta nella metà del 1800 nella città di Lisbona, è la musica tipica portoghese conosciuta in tutto il mondo. Ha un fascino particolare che la voce di Amalia Rodriguez con il suo impareggiabile talento ha reso noto, anzi famosissimo il fado in tutto il mondo.
Richiama la musica del rito mozarabico, anche conosciuto come isidoriano, della liturgia cattolica iberica introdotto nel IV e perdurato fino all'XI secolo, che era praticato nel regno di Toledo e in tutto il territorio anche tra gli Islamici.
Il ritmo tutto particolare, sempre mediterraneo, ripropone le coppie dei versi con una variazione di melodia chedanno tanta  dolcezza e comunicano una struggente e serena nostalgia: la "saudade".
Gli strumenti tipici del fado, guitarra portuguésa - viola de fado - baixo, danno alla melodia un carattere molto forte ed emozionante.
Normalmente è presente nella esecuzione una voce che dialoga con la guitarra portuguésa, impareggiabile e unica quella della Rodriguez, e la viola do fado, una chitarra di tipo spagnolo per i bassi e le armonie. A questi non sempre vengono aggiunti una seconda chitarra portoghese e il basso portoghese, o baxio, dall'apparenza di una chitarra spagnola.
Il testo è rappresentato da versi altamente poetici in cui viene enfatizzato il Saudade, che nella musicalità e nelle assonanze contribuisce a rendere più chiaro l'intraducibile insieme di sensazioni, una combinazione di stati d'animo che ruotano intorno alla struggente malinconia e alla nostalgia del passato col sottofondo di una musica che trascina lontano. Principalmente in luoghi mai più raggiungibili e rimasti fermi nel cuore.
Questi  due notissimi capolavori ne sono meravigliosi esempi. 
Le due notissime città, Coimbra e Lisbona agli occhi di chi ne è lontano appaiono dignitose, eleganti e bellissime signore. 

Coimbra 

Coimbra
O lent é uma cançao
E a lua a faculdade
O livro é uma mulher
Só passa quem souber
E aprende-se a dizer saudade

Coimbra do Choupal
Ainda és capital
Do amor em Portugal
ainda
Coimbra onde uma vez
Com lágrimas se fez
A história dessa Inês tao linda
coimbra das cançoes tao meigas
Que nos poe
Os nossos coraçoes a nu
Coimbra dos doutores
Para nós os teus cantores
A fonte dos amores és tu 


Lisboa Antiga



Lisboa Antiga
(Portela - Galhardo - Do Vale)

Lisboa, velha cidade,
Cheia de encanto e beleza!
Sempre a sorrir tão formosa,
E no vestir sempre airosa.
O branco véu da saudade
Cobre o teu rosto linda princesa!

Olhai, senhores, esta Lisboa d'outras eras,
Dos cinco réis, das esperas e das toiradas reais!
Das festas, das seculares procissões,
Dos populares pregões matinais

           que já não voltam mais!

Lisboa de oiro e de prata,
Outra mais linda não vejo
Eternamente a cantar
E a dançar de contente
O teu semblante se retrata
No azul cristalino do Tejo

Lisbona anticaTraduzione
Lisbona, vecchia città,
Piena d'incanto e bellezza!
Sempre tanto bella nel sorridere,
E nel vestire sempre leggiadra,
Il bianco velo della nostalgia
Copre il tuo viso, bella principessa!
Guardate, signori, questa Lisbona d'altri tempi,
Dei cinque réis, delle corse di tori e delle corride reali!
Delle feste, delle secolari processioni,
Delle grida mattutine dei venditori

      che ormai non tornano più!
Lisbona d'oro e d'argento,
Altra più bella non vedo
Eternamente a cantare
E a danzare lietamente
Il tuo volto si riflette
Nell'azzurro cristallino del Tej