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«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

venerdì 1 novembre 2013

...perchè "Halloween" e non "Tutti i Santi" ?

(Post pubblicato l'anno scorso e che ripropongo)


Halloween (o Hallowe'en) è principalmente celebrata negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre ed è un retaggio culturale antichissimo di tradizione celtica ed anglosassone. Ormai la conosciutissima zucca intagliata, Jck-o'-lantern, è il risaputo simbolo della ricorrenza. Da noi, fino a poco tempo fa, veniva confezionata per scherzi nelle feste goliardiche o a carnevale. Era sempre un successo per la sua macabra allegria.
Io preferisco la vecchia maniera, la considero la festa dei Santi o "I Morti".
Non vedo la necessità di seguire e far proprie le tradizioni altrui: "diamo a Cesare quello che è di Cesare".

Mi piace vedere Halloween nei film americani o sui blog dei miei amici di tradizione anglosassone. A tal proposito, se volete, visitate questo di Jina che è del mio stesso parere su questa festa, lei ha solo contribuito al divertimento delle sue bambine mascherandole come loro desideravano.

Comunque più o meno in questo periodo anticamente c'erano festività che si caratterizzavano con la presenza di maschere più o meno macabre.
Tra gli antichi Romani alla'inizio dell'inverno c'era Pomana, la festività dedicata alla dea dei semi e dei frutti , e verso febbraio ce ne era un'altra, Parentalia, dedicata ai defunti.

Nella cultura celtica, (circa duemila anni fa) in cui il capodanno era il 1° novembre e coincideva con l'inizio dell'inverno, col 31 ottobre finiva quindi l'estate, stagione viva e piena di luce. Il tetro inverno agli antichi Celti ricordava moltissimo  la morte. A quella latitudine, costretti al buio per gran parte della giornata era quindi molto facile pensare al dominio degli spiriti sull'uomo e sulla natura, sui raccolti e sulla vita futura nel nuovo anno ed era a proposito Samhain, la festa di fine estate, che cadeva proprio il 31 ottobre.

 Con l'avvento del Cristianesimo nel nord Europa, Papa Gregorio III nel VIII secolo dette una veste cattolica alla festa pagana di Samhain mettendo la  festa di Ognissanti il 1° novembre invece del 13 maggio in precedenza osservata dalla Chiesa, e a perfezionare il tutto la fece seguire dalla Commemorazione dei Defunti. Si veniva a conciliare così una tradizione cristiana con la festa pagana di Samhain, addirittura per togliere ogni alone pagano e allo scopo di sradicarla dalla cultura popolare, la istituì come festa di precetto nell’840.
Halloween, però, ha origini più recenti, risalendo al XVI secolo circa. Il nome deriva dallo scozzese All-Hallows-Even (All Saint Evening), la notte che precede Ognissanti, è intuibile che con la scoperta dell'America abbia assunto la cittadinanza americana a tutti gli effetti.

In Italia ci sono molte feste popolari di inizio d'inverno legate al ricordo dei morti sempre di tradizione remotissima .
Is Animmeddas, Su mortu mortu, Su Peti Cocone, Su Prugadoriu o Is Panixeddas, in Sardegna è molto caratteristica.. 

Ad Orsara di Puglia, un paesino montano della provincia di Foggia, la notte tra l'1 ed il 2 di novembre si celebra l'antichissima notte del "fuc a cost" (fuoco fianco a fianco) con dei falò accesi sull'uscio di ogni casa per far luce ai cari defunti (o anime del purgatorio) ritornati dall'aldilà per visitare gli abitanti del paese.
Il fuoco serve anche a cucinare qualcosa da offrie ai vicini e ai passanti.
Il'1°, in piazza c'è anche la gara delle zucche decorate (le "cocce priatorje" - le teste del purgatorio) tradionale gara che risale alla notte dei tempi.


Scusate la qualità dei video, del secondo  mi sembra in tema solo la prima parte, ma questo passa il convento!

12 commenti:

  1. Se devo essere sincera questa festa non mi piace,
    Io preferisco ricordare i Santi e i nostri cari, che da lassù vegliano su di noi.
    Sono d'accordo con te.
    Ciao e buon fine settimana
    Magda

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    1. Vedo che abbiamo le stesse idee e le stesse convinzione sulle nostre tradizioni e sul sacrosanto rispetto della nostra cultura.e della nostra storia.Grazie!
      Ormai, essendomi svanita nel nulla la mia risposta del 2, non mi rimane che augurarti una felice settimana!
      Ciao :-)*

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  2. ed un abbraccio e un sorriso.
    ciaooo!!

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  3. Volevo già commentarti ieri sera, ma la piattaforma non lo consentiva.

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    1. ... ero in viaggio e non me ne sono accorta. Hai ragione, deve essere successo qualcosa. Poco fa ho scoperto che erano svaniti i commenti di risposta a Magda.:-(
      Spero di riprendere l'antico ritmo :-)
      Un salutone

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  4. Ok. Io sono contraria a una festa americana che per noi è solo consumismo e basta.
    Il tuo post è molto bello. Per esempio, anch'io vedo la morte nel buio, nel freddo, nell'inverno.
    Besos ^^

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    1. ... è consumismo vero e proprio che prende sempre più piede anche per una forte mancanza del senso di appartenenza, quello più vero che consolida il legame indissolubile con le proprie radici. Ci fanno guardare lontano per venderci giochi e costumi di carnevale,e tra l'altro nemmeno americani.
      Kisses and hugs

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  5. Dearest Cle,
    your posts are always so interesting and clear. In Poryugal we celebrate All saints Day and not Halloween but we also have a great tradition called "Bolinhos e bolinhós" and spefific from my city of Coimbra that mademy day when I was younger! http://www.youtube.com/watch?v=0_fafsMnVyY

    a big big hug my sweet friend

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    1. As all the country where live catholic people, the religious All Saints Day exists in Italy too, but it is important only for few people because of a stupid consumerism!

      The week is finishing, so have a fabulous weekend,my dear

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  6. In Nepal si celebra la "festa dei colori" nel primo plenilunio del mese di phalguna (febbraio-marzo). La gente di ambedue i generi e di ogni età si fa gavettoni da ogni finestra e da ogni angolo di strada. Si accendono falò e ci si dipinge la faccia di polvere colorata. Se qualcuno poi non se la tinge da sé può pensarci qualcun altro che, nello spirito delle “buone maniere” carnevalesche, se ti sorprende con la faccia al naturale si premura di spalmartela di colore.

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    1. Bella la "festa dei colori", molto vicina al nostro carnevale che è un po' più cattivo, in cui ognuno si libera di tutti i condizionamenti sociali ed educativi e si lascia trasportare da una spontanea allegria dimenticando tutte le difficoltà quotidiane.
      Non la conoscevo, ti ringrazio e ti abbraccio.

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